Più autovelox per tutti. Sala fa cassa sulla paura

Milano

Milano 10 Ottobre – Uno degli elementi di continuità tra Pisapia e Sala è la malcelata certezza che gli automobilisti siano tutti terroristi sotto mentite spoglie. Si pensa, ormai in maniera ossessiva, che impedire la mobilità sia l’unica soluzione per impedire queste stragi continue. Un po’ come se le periferie fossero una moderna Beirut in cui si contano decine di morti ogni giorno. E si arriva, così, anche al ridicolo. Prendiamo, ad esempio le nuove telecamere semaforiche e gli autovelox. E, per un istante, proviamo a ricordare le passate proposte. Voi avete presente quando Sala aveva proposto di rendere via Padova e via Adriano zona 30 Kn/h? Devono avergli spiegato che questo avrebbe causato uno spostamento massiccio del traffico su via Palmanova. Allora, astutamente, si è deciso di riaccendere l’autovelox là, cercando di creare un fine clima di terrore. Questo schema si applica a tutta la città: killer silenziosi da una parte, divieti senza senso dall’altra. Fino alla resa del nemico ed alla vittoria finale: l’abbandono dell’auto. Se hai qualcosa da perdere naturalmente. Se non ce l’hai, se sei nullatenente sei anche automaticamente immune a queste idee geniali. E doppiamente pericoloso. Ma di questo non importa a nessuno, dichiara Granelli:

 “L’obiettivo era ridurre la velocità sui viali di grande percorrenza per far calare il numero di incidenti mortali e con feriti gravi. Dagli autovelox di viale Monte Ceneri, che al loro debutto fecero impennare il numero delle multe, fino agli ultimi arrivati. In via Palmanova, appunto, l’occhio elettronico già montato verrà testato nei prossimi giorni sulla pista di Monza e poi in strada come prevede il decreto e potrebbe riaccendersi già entro la fine del mese. Poi, da novembre in poi con una progressione mensile di due alla volta verranno attivati anche gli altri: uno in via dei Missaglia, uno in via Parri, due in Virgilio Ferrari e due in viale Fulvio Testi”.

Avete mai notato una cosa? Non si riporta mai il numero di morti in meno verificati. Solo l’aumento delle multe. Non è un caso. Dei morti non gliene frega nulla. L’obiettivo è far cassa. È l’obiettivo con cui si scelgono i limiti, quello con cui si decidono i posti dove mettere gli autovelox. Quello con cui si pianifica la circolazione veicolare.

“Chiederemo alla prefettura la possibilità di montare gli autovelox lungo quelle strade come via Rogoredo o via Litta Modignani dove ci sono case e scuole e dove si tende a premere troppo sull’acceleratore”.

E qui siamo al capolavoro. Notoriamente tutti noi tendiamo ad accelerare appena si vede una scuola in lontananza. I bambini valgono doppio, no? Questa è l’idea, oscena e criminale, per cui gli automobilisti siano pazzi psicotici ed antisociali. Io mi domando solo cosa abbiano fatto di così grave da meritarsi Granelli.

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