Milano 6 Giugno – Non basta ritrovarsele sui marciapiedi, in contromano, a destra, mentre superano dove non potrebbero, ed a sinistra nelle tasse che paghi per inutili piste. No, assolutamente, per il Pd della gente che piace alla gente, quello del Municipio 1, sarà vitale trovarsele a fianco anche in tram. E non i tram più grandi. No, affatto, quelli di una volta. Dove faticano a starci i passeggini, figuriamoci le mountain bike. Riporta Repubblica:
Allargare e consolidare la sperimentazione avviata alcuni anni fa su tutte le linee della metropolitana, ma soltanto su due linee di superficie: la possibilità per i ciclisti di salire a bordo dei tram con la loro bicicletta. Non negli orari di punta, ovviamente, per evitare di occupare troppo spazio e scatenare guerre di posizione con gli altri passeggeri, e soltanto su quei tram, come i modelli “Sirio” e “Sirietto”, che hanno il pianale ribassato, quindi un accesso facile anche per le due ruote. Ma comprendendo anche linee che tagliano o circumnavigano ampie parti della città.
Il Consiglio di Municipio 1 ha votato venerdì sera una delibera che chiede al Comune l’estensione della sperimentazione già in atto sulle linee 7 e 31, dove le bici a bordo sono ammesse — e si possono portare senza pagare un biglietto aggiuntivo — da inizio servizio alle 7 e dalle 20 a fine servizio e, per tutto il giorno, il sabato e la domenica. A favore della proposta del consigliere Pd Ludovico Manzoni hanno votato tutti, anche le opposizioni, tranne la Lega. «Da quando c’è questa possibilità non sono mai stati segnalati problemi sulle linee che permettono ai ciclisti di salire sul tram con la bici — spiega Manzoni — e per questo vorremmo provare a portare questa buona pratica anche su linee più frequentate». In particolare, la richiesta riguarda i tram delle linee 3, 9, 14, 15 e 24: per tutti loro nel corso della giornata si alternano i vecchi jumbotram, quelli arancioni con i tre gradini da salire, e i più nuovi (anche se ormai hanno qualche anno) modelli 7000 e 7500, i “Sirio” e i “Sirietto”, appunto.
Io sapevo che mi mancava qualcosa nella vita, ma non avevo mai realizzato quanto e soprattutto cosa. Erano le bici alle 11 di mattina sul tram. Fuori dagli orari di punta, ci mancherebbe. Ma pur sempre dentro mezzi progettati per tutt’altro scopo. Che poi questa misura dimostra quanto la bicicletta sia un mezzo inadatto a Milano. Io vengo dalla provincia. Nessuno si è mai sognato di chiedere una cosa del genere. Perché, noi provinciali, abbiamo sempre inteso che bici e l’autobus o il tram, fossero alternativi tra loro. Evidentemente non avevamo compreso la nostra arretratezza. Per fortuna il Municipio uno non ha altre priorità. Noi, dalla periferia, qualche cosa più importante di questa da fronteggiare ce l’abbiamo ogni giorno.
Non basta ritrovarsele sui marciapiedi, in contromano, a destra, mentre superano dove non potrebbero, ed a sinistra nelle tasse che paghi per inutili piste. No, assolutamente, per il Pd della gente che piace alla gente, quello del Municipio 1, sarà vitale trovarsele a fianco anche in tram. E non i tram più grandi. No, affatto, quelli di una volta. Dove faticano a starci i passeggini, figuriamoci le mountain bike. Riporta Repubblica:
Allargare e consolidare la sperimentazione avviata alcuni anni fa su tutte le linee della metropolitana, ma soltanto su due linee di superficie: la possibilità per i ciclisti di salire a bordo dei tram con la loro bicicletta. Non negli orari di punta, ovviamente, per evitare di occupare troppo spazio e scatenare guerre di posizione con gli altri passeggeri, e soltanto su quei tram, come i modelli “Sirio” e “Sirietto”, che hanno il pianale ribassato, quindi un accesso facile anche per le due ruote. Ma comprendendo anche linee che tagliano o circumnavigano ampie parti della città.
Il Consiglio di Municipio 1 ha votato venerdì sera una delibera che chiede al Comune l’estensione della sperimentazione già in atto sulle linee 7 e 31, dove le bici a bordo sono ammesse — e si possono portare senza pagare un biglietto aggiuntivo — da inizio servizio alle 7 e dalle 20 a fine servizio e, per tutto il giorno, il sabato e la domenica. A favore della proposta del consigliere Pd Ludovico Manzoni hanno votato tutti, anche le opposizioni, tranne la Lega. «Da quando c’è questa possibilità non sono mai stati segnalati problemi sulle linee che permettono ai ciclisti di salire sul tram con la bici — spiega Manzoni — e per questo vorremmo provare a portare questa buona pratica anche su linee più frequentate». In particolare, la richiesta riguarda i tram delle linee 3, 9, 14, 15 e 24: per tutti loro nel corso della giornata si alternano i vecchi jumbotram, quelli arancioni con i tre gradini da salire, e i più nuovi (anche se ormai hanno qualche anno) modelli 7000 e 7500, i “Sirio” e i “Sirietto”, appunto.
Io sapevo che mi mancava qualcosa nella vita, ma non avevo mai realizzato quanto e soprattutto cosa. Erano le bici alle 11 di mattina sul tram. Fuori dagli orari di punta, ci mancherebbe. Ma pur sempre dentro mezzi progettati per tutt’altro scopo. Che poi questa misura dimostra quanto la bicicletta sia un mezzo inadatto a Milano. Io vengo dalla provincia. Nessuno si è mai sognato di chiedere una cosa del genere. Perché, noi provinciali, abbiamo sempre inteso che bici e l’autobus o il tram, fossero alternativi tra loro. Evidentemente non avevamo compreso la nostra arretratezza. Per fortuna il Municipio uno non ha altre priorità. Noi, dalla periferia, qualche cosa più importante di questa da fronteggiare ce l’abbiamo ogni giorno.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,