PUTIN È PRONTO A VENDERE LE BATTERIE ANTI-AEREI ALL’IRAN

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Milano 16 Aprile – Russia ha unilateralmente revocato  il divieto di fornire le batterie contaeree S-300 all’Iran, affermando che l’accordo quadro firmato il 2 aprile sul nucleare iraniano a Losanna (Svizzera), tra le grandi potenze e la Repubblica islamica consente il riallacciamento di rapporti commerciali senza attendere una possibile revoca delle sanzioni.

Teheran ha accolto favorevolmente la decisione russa, dicendo che potrebbe garantire la “sicurezza sostenibile” nella regione. Non sorprende che la decisione sia stata criticata da Washington e sta facendo preoccupare lo stato di Israele.

Il presidente Putin ha deciso lunedì di firmare un decreto che termina le restrizioni alla vendita all’Iran di tali apparecchiature in grado di intercettare aerei o missili. I negoziatori iraniani e il gruppo dei 5+1 ( Cina, Stati Uniti d’America, Francia, Regno Unito, Russia e Germania) hanno tempo fino a giugno per cercare di risolvere i complessi dettagli tecnici e giuridici al fine di trovare un accordo finale che dovrebbe portare alla fine di 12 anni di crisi diplomatica internazionale.

L’annuncio di  Mosca segue diversi mesi di discussioni tra i due paesi sulla vendita di batterie S-300 visto che entrambi i paesi, Iran e Russia,  sono colpiti da sanzioni economiche volute dai paesi occidentali: Teheran a causa del suo programma nucleare e la Russia a causa del suo coinvolgimento nella crisi ucraina e da quasi quarant’anni sono alleati dal punto di vista in campo economico e supportano entrambi il regime siriano.

Tuttavia, i rapporti con la Russia, a lungo uno dei principali fornitori di armi della Repubblica Islamica si erano in parte raffreddati a causa del controverso programma nucleare persiano.

Israele è stato il primo paese a reagire, vedendo in queste vendite la prima conseguenza dell’accordo di Losanna, che concede una sorta di “legittimità” a Teheran di acquistare armi. Questo annuncio “è la prova che la crescita economica in seguito alla revoca delle sanzioni sarà gestito dall’Iran per armarsi e non per il benessere del popolo iraniano”, ha dichiarato il ministro agli Affari Strategici e dell’Intelligence nonché responsabile delle Relazioni Internazionali Yuval Steinitz.

“Invece di richiedere all’Iran di fermare le attività terroristiche che intraprende in Medio Oriente e nel mondo, gli è consentito di dotarsi di armi moderne, al fine di aumentare la sua aggressività.”