Nella giornata di ieri il Comitato Famiglie Sospese è tornato a far sentire la propria voce, reagendo alla notizia del dissequestro del cantiere di viale Papiniano. La mobilitazione ha interessato due dei cantieri tuttora sotto sequestro: il complesso LAC nel quartiere Baggio e “Scalo House” in via Valtellina.
Presso entrambi i siti sono comparsi due striscioni eloquenti con il messaggio: “Avremo giustizia anche noi? Dissequestrate le nostre vite”.
Davanti al cantiere LAC, le famiglie hanno inoltre allestito un simbolico albero di Natale. Al posto delle decorazioni tradizionali, l’albero è stato addobbato con le chiavi di casa, le stesse chiavi che oggi restano “congelate” insieme al loro futuro.
«Speriamo di arrivare a Natale con notizie incoraggianti, come quelle relative al cantiere di viale Papiniano – ha commentato Filippo Maria Borsellino, portavoce del Comitato –. Non riusciamo a comprendere questa disparità di giudizio, che sembra condannare alcune famiglie e salvarne altre. Non ci appare un comportamento serio né responsabile nei nostri confronti, che viviamo sospesi ormai da 492 giorni. È più che giusto che venga fatta chiarezza, ma non bloccate le nostre vite e non bloccate la città. Per ora, a causa di un corto circuito politico, mediatico e giudiziario strano e senza precedenti, oggi siamo gli unici a pagare. Sensa una casa, senza più i soldi, senza più la serenità del presente e del futuro»
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