L’Agenzia delle Entrate ha rafforzato la lotta contro le detrazioni per spese sanitarie gonfiate o false. Grazie al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 ottobre (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 novembre), l’Agenzia ottiene ora accesso diretto e immediato ai dati archiviati nel sistema Tessera Sanitaria.
Questa novità permette ai funzionari del Fisco di consultare in tempo reale, durante i controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi, l’elenco completo delle spese mediche e veterinarie sostenute dal contribuente e dai suoi familiari a carico.
La trasmissione dei dati cambia
Il cambiamento più rilevante, secondo quanto riportato da il Messaggero, riguarda la tempistica per l’invio dei dati:
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Obbligo di invio annuale: Medici, farmacie, cliniche, laboratori di analisi e studi professionali sono ora tenuti a inviare l’intero flusso delle spese sostenute dai cittadini nell’anno precedente una sola volta l’anno, entro il 31 gennaio.
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Allineamento: Si abbandona così il precedente meccanismo degli invii mensili, allineando la scadenza a quella della dichiarazione precompilata. Per il 2026, la scadenza slitterà al 2 febbraio (cadendo il 31 gennaio di sabato).
Come avverranno i controlli
Il Fisco ottiene uno strumento potente per verificare la veridicità delle detrazioni. Durante un controllo formale, l’Agenzia potrà visualizzare nel dettaglio prestazioni, ticket, acquisti di farmaci e dispositivi medici, analisi, ricoveri e spese veterinarie. L’obiettivo è rilevare le discrepanze tra quanto registrato nel sistema Tessera Sanitaria e quanto dichiarato nei modelli 730 o Redditi.
Questi dati sanitari digitalizzati hanno ora valore probatorio legale. Di conseguenza, non sarà più necessario esibire scontrini o fatture, a meno che il contribuente non si sia opposto alla trasmissione.
Detrazioni e privacy
La regola sulla detrazione IRPEF rimane invariata: il 19% è detraibile solo sulla quota di spesa che eccede i 129,11 euro e unicamente per le spese effettivamente sostenute dal contribuente.
Per quanto riguarda la privacy, il cittadino che desidera mantenere riservate le proprie spese sanitarie può esercitare l’opposizione sul portale del sistema Tessera Sanitaria. In tal caso, però, dovrà conservare tutte le ricevute cartacee, poiché saranno l’unico modo per dimostrare la legittimità delle detrazioni in caso di verifica fiscale.
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