“Contro il governo Meloni: stop a genocidio, repressione e riforma Valditara”: è questo lo slogan scelto dagli studenti di Milano per questo sciopero studentesco. In piazza sono già state portate diverse tematiche: dal genocidio in Palestina al finanziamento alle imprese belliche, dall’edilizia scolastica al benessere psicologico.
Diverse sono anche le azioni portate in piazza dalla sede dell’Unione degli Studenti di Milano. Inizialmente sono saliti in almeno 20 sulla statua in Largo Cairoli con due striscioni che recitavano: ”STOP AL GENOCIDIO. SOLDI ALL’ISTRUZIONE NON ALLA GUERRA”. Infatti secondo Jessica Stefanini, coordinatrice dell’UdS Milano ”E inaccettabile che il nostro Stato e il nostro governo continuino a collaborare con l’entità sionista. Chiediamo l’annullamento di ogni rapporto economico con Israele e che il nostro governo condanni il genocidio del popolo palestinese”.
Si è svolto anche un blitz davanti alla sede di Assolombarda in via Pantano. “L’obiettivo è di denunciare il genocidio del popolo palestinese. Sullo striscione sono scritti i nomi di alcuni dei tantissimi bambini palestinesi uccisi da Israele, dei quali per 5 minuti ne abbiamo letto i nomi.” — continua Riccardo Bevilacqua, responsabile della comunicazione dell’Unione degli studenti di Milano — “L’industria e gli imprenditori sono responsabili tanto quanto il governo dello sterminio del popolo palestinese. Non possiamo accettare che aziende ed enti continuino a collaborare con uno stato genocida”.
Altrettanto rilevante è stata l’azione davanti al consultorio di via Larga: qui gli studenti hanno bruciato dei cartelli. “Questi raffigurano i tabù che siamo costretti a sopportare ogni giorno”, dichiarano gli studenti.
Le ultime azioni svoltesi fino a questo punto sono state davanti alla prefettura e alla sede di Città Metropolitana. “Ci siamo imbavagliati davanti alla Prefettura perché riteniamo inaccettabile la repressione messa in atto nell’ultimo periodo” — afferma Ruggero Cima, membro dell’assemblea dell’Unione degli Studenti Milano — “Non possiamo rimanere zitti quando la nostra voce viene continuamente silenziata e le nostre scuole cadono a pezzi. E’ questo il motivo per cui abbiamo chiuso l’entrata di Città Metropolitana con lo scotch da cantiere”.
Gli studenti dichiarano che lo sciopero continuerà, come previsto, fino a Piazza della Scala, dove si svolgerà un’assemblea studentesca con tutte le scuole di Milano.
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