Il miliardario John Catsimatidis, figura di spicco nel panorama imprenditoriale di New York e proprietario del colosso Red Apple Group (con un patrimonio netto stimato di 4,8 miliardi di dollari), ha annunciato l’intenzione di abbandonare la Grande Mela. Il suo impero, che include le popolari catene di supermercati Gristedes e D’Agostino, sta valutando un trasferimento definitivo in Florida.
Le ragioni dell’addio: Mamdani e le politiche ostili
La decisione di Catsimatidis, immigrato greco di lungo corso e noto donatore politico repubblicano, non è dettata solo da considerazioni economiche, ma da un acceso scontro ideologico con le forze politiche progressiste cittadine.
Il casus belli principale è il progetto promosso dall’assessore Democratico-Socialista Zohran Mamdani. Mamdani sta spingendo per l’apertura di negozi di alimentari a basso costo gestiti direttamente dalla città di New York. Questa mossa, che ricorda gli enti comunali di consumo del passato, è vista dall’imprenditore come un’inaccettabile interferenza governativa nel libero mercato e un attacco diretto alla sua attività. Catsimatidis ha anche lanciato un allarme sulla potenziale perdita di posti di lavoro e sul ridimensionamento della società, attribuendo le difficoltà anche al crescente fenomeno dei furti nei negozi e al percepito lassismo delle politiche cittadine verso i taccheggiatori.
La rotta politica: dal New Jersey alla Florida di Trump
Inizialmente, l’imprenditore aveva pianificato di spostare le sue attività nel vicino New Jersey, ritenendo che il Governatore Democratico Phil Murphy (un ex finanziere) potesse offrire un ambiente più favorevole al business.
Tuttavia, questo piano ha subito un’improvvisa e significativa retromarcia. La scelta è caduta sulla Florida, terra che ha eletto a sua base l’ex Presidente Donald Trump. Il dietrofront sul New Jersey è stato motivato dal risultato elettorale che ha visto la vittoria della Democratica moderata Rebecca Michelle Sherril, detta Mikie. Agli occhi di Catsimatidis, la Sherril, pur non essendo un’estremista, ha un difetto imperdonabile: aver votato per l’impeachment di Donald Trump.
Catsimatidis, che in passato si era anche candidato a sindaco di New York, ha chiaramente scelto di allinearsi a uno stato con un clima politico e fiscale che considera più in sintonia con i suoi valori conservatori e pro-business.
L’impatto per New York
L’eventuale trasferimento di Red Apple Group, la cui prima apertura risale al 1971, rappresenterebbe un duro colpo per New York. La compagnia afferma di gestire la più grande catena di supermercati della città, con la maggior parte degli store concentrati a Manhattan. La perdita di un contribuente di tale portata e di centinaia di posti di lavoro connessi alla logistica e gestione delle catene di supermercati sarebbe una perdita in termini di entrate fiscali non irrilevante per la Grande Mela.
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