Buona domenica ai lettori, siamo alla decima, superato quindi il quarto di campionato. In alto, sono 5 ora le squadre in 4 punti, anche se Inter, Milan e Roma devono rispondere oggi ad un Napoli frenato da un sempre più gagliardo Como, e rischia di poter essere nuovamente raggiunto se la Roma dovesse pareggiare col Milan, o addirittura perdere il primo posto lasciando la Roma sola al comando, nel caso di vittoria contro i rossoneri. Senza contare che anche l’Inter, se vincesse a Verona, riavvicinerebbe il Napoli ad un solo punto, quindi la bagarre in testa sembra destinata a proseguire. Vediamo com’è andata la terna degli anticipi di ieri:
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Udinese-Atalanta 1-0
L’ex di turno Zaniolo piega l’Atalanta e torna decisivo in Serie A: l’Udinese vince grazie al gol del suo numero 10 a fine primo tempo e infligge la prima sconfitta in campionato alla squadra di Juric, che in realtà non vince da sei partite consecutive, ovvero un mese abbondante. È crisi per la Dea, che di fatto non crea mai grossi pericoli ai friulani: Lookman, che era tornato al gol pochi giorni prima contro il Milan, entra soltanto nella ripresa, Scamacca viene preferito a Krstovic dal primo minuto ma è inesistente, Sulemana fallisce sotto porta e l’altro ex di turno Samardzic non punge.
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Napoli-Como 0-0
Confronto tra campioni d’Italia e la rivelazione di questa serie A, non da oggi ma già dallo scorso campionato, che vedeva i lariani tornare nella massima serie dopo ben 22 anni. E il Como ci prova, eccome, a procurare pruriti agli azzurri di Conte, con un rigore (stavolta nessuna “frenata” da VAR e arbitro) poco prima della mezz’ora. Ma dal dischetto ecco quello che non ci si aspetta: Morata, capitano connazionale di Fabregas e attaccante esperto, con lunga militanza nelle file juventine, non riesce ad imitare il rigorista principe del campionato (Calhanoglu) e non angola abbastanza il tiro. Risultato, quel due metri di portiere di nome Milinkovic Savic non deve nemmeno allungarsi troppo, gli basta un balzo sulla sua sinistra per agguantare in presa sicura un pallone che gli arrivava di lato, a poco più di un metro dal centro della porta. Delusione da parte comasca ed entusiasmo alle stelle dei partenopei, ma i ragazzi di Fabregas non demordono e lottano su ogni pallone. Il primo tiro in porta arriva al 5′ da parte di Caqueret, che comunque non impensierisce i padroni di casa. Per i successivi 20′, gioco frammentato per falli ed errori in fase di costruzione da una parte e dall’altra. Al 24′ Milinkovic-Savic atterra in area Morata, che era partito sul filo del fuorigioco, causando il rigore che poi para, anche perché l’ex Milan lo tira troppo centrale. L’ultima occasione prima di rientrare negli spogliatoi è al 32′, quando McTominay calcia da fuori e Butez si allunga per sventare la minaccia.
Nella ripresa, al 47′ Gutierrez, appena subentrato, ne dribbla un paio e si rende subito pericoloso, ma conclude alto sopra la traversa. 10′ più tardi ci prova anche Politano, il cui tiro da dentro l’area viene controllato senza patemi da Butez. Di fatto fino al 79′ non succede quasi nulla, ma a 10′ dal termine ci prova Hojlund di testa ad impensierire l’estremo difensore francese, che sventa il pericolo. E così l’incontro si chiude sullo 0-0, aspettando la Roma che tenterà di espugnare S.Siro.
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Cremonese-Juventus 1-2
Un allenatore che inizia la sua storia juventina con modi tanto “allegri” da incassare subito un cartellino giallo, ha sicuramente di che far parlare le cronache. Aldilà di questo, pare che il cambio in panchina abbia comunque prodotto una scossa, magari di magnitudo modesta, che però ha già portato 3 punti utili a non perdere altro terreno a suon di pareggi. Un gol lampo di Kostic, per brindare al suo 33° compleanno, e uno di Cambiaso all’86’ regalano a Spalletti la vittoria nella partita d’esordio sulla nuova panchina. Allo “Zini”, Cremonese battuta con brivido finale, per via della rete da bomber di razza di Vardy al minuto 83, a riaprire la partita. Bianconeri a 18 punti, grigiorossi di Nicola che restano a quota 14. Primo ko casalingo in campionato (e secondo complessivo) per i lombardi, che in casa non perdevano dallo scorso 22 febbraio (Cremonese-Cesena 1-2, in B). La prima Juve dell’ex CT è stata decisamente aggressiva nel primo tempo, a fasi alterne nel secondo, in cui sono emerse le solite approssimazioni. Ma la strada indicata dal tecnico di Certaldo, sembra essere quella giusta, almeno al primo impatto.
Oggi altri 5 incontri, a partire dalle 12,30 in campo Verona e Inter, a seguire alle 15 Fiorentina-Lecce e Torino-Pisa, alle 18 Parma-Bologna e in chiusura alle 20, 45 il match clou della giornata, Milan-Roma, con i giallorossi di Gasperini che vorranno approfittare della ghiotta occasione per sorpassare il Napoli e piazzarsi da soli in testa almeno per una giornata. Ma dovranno fare i conti col diavolo, che mira a raggiungere proprio la Roma al secondo posto, in probabile condominio con l’Inter.
Buon pomeriggio domenicale a tutti!

