Sembrano parole vestite da carnevale, modi di dire e di apostrofare qualcuno in maniera indiretta per fare capire lo stesso il messaggio senza offendere più di tanto e magari suscitare anche una risata.
Sono motti coloriti, che in confronto a cosa si usa adesso fanno tenerezza
Vediamone altri, dopo la prima serie già uscita:
Mazapiœucc
Miserabile
Zifulott de menta
Letteralmente “fischietto di menta” (ancora ritornano le caramelle alla menta)
Tardo di comprendonio
Martùr
Ignorantotto
Andà à dà via l’orghen cünt vert l’umbrela
Andare a…. con l’ombrella aperta
Monàda
Stupidata
Al mà fà andàgiò i orghen
Mi ha fatto cadere i … gomiti
Casciàgiò tri mocòl
Dire parolacce
Penagia
Letteralmente “zangola per il burro”
Donna di malaffare – graziosa
Mènatürun
Petulante
Piangina
Lamentone
Menagramm
Menagramo, iettatore
Stemegn/a
Avaro, tirchio
Zabetta
Pettegola
Magatell
Burattino, bamboccio
Malmustùs
Maleducato
Parole colorite e pittoresche che oggi se dette farebbero sorridere, ma che a volte se proprio proprio arrabbiati scappano ancora a chi le conosce.
L’importante è cercare di tramandarle per non perderne la memoria.
Eleonora Prina
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