Martedì 23 settembre la commissione Juri del Parlamento europeo sarà chiamata a votare sulla revoca dell’immunità per Ilaria Salis.
La pasionaria delle occupazioni nel mese di giugno era già sfuggita al voto grazie a un rinvio. Questa volta però, colpi di scena a parte, il voto ci sarà. Il rappresentante spagnolo Adrian Vazquez Lazara del Ppe, che è il relatore, chiederà la revoca dell’immunità di cui gode la Salis, in quanto eurodeputata, così che possa essere processata dal tribunale di Budapest per l’aggressione a un gruppo di neonazisti nel febbraio 2023. In caso si arrivasse alla revoca, la decisione definitiva coinvolgerà la plenaria dell’Europarlamento, probabilmente a metà ottobre.
La pupilla di Fratoianni e Bonelli aveva già chiesto ai colleghi di salvarla con un accorato appello nel mese di giugno. La Salis ritiene un’ingiustizia dover rispondere alle accuse che le vengono mosse dall’Ungheria.
Visto che i partiti di sinistra, dai Verdi ai Socialisti fino a The Left sono concordi nel respingere la revoca, per arrivare a togliere l’immunità alla Salis sarà quindi necessaria una maggioranza di centrodestra che veda uniti Popolari, Patrioti e Conservatori. Ago della bilancia sarà proprio il Ppe e il relatore Vazquez Lazara ne è proprio un esponente.
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