Agosto in Galleria Vittorio Emanuele II è stato un mese dai sapori contrastanti per i ristoratori. Se da un lato il numero di visitatori ha superato quello dell’estate precedente, dall’altro la loro capacità di spesa è drasticamente calata, portando a una serie di problemi.
Il “turismo low cost” è la tendenza che emerge, come spiega Pier Antonio Galli, gestore del ristorante Galleria e consigliere dell’associazione Salotto di Milano. Galli conferma che, pur essendo stato un mese economicamente positivo, il confronto con gli anni passati rivela un cambiamento nel profilo dei visitatori. In particolare, si è notato un calo del potere d’acquisto tra i turisti provenienti dai Paesi arabi (Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti) e dall’India, tradizionalmente noti per un’alta propensione alla spesa.
Le conseguenze di questo nuovo scenario si manifestano in una serie di “inconvenienti” quotidiani, che affliggono anche altre città d’arte italiane come Firenze. Galli ne elenca i più comuni:
- Contestazione del coperto: molti turisti, specialmente quelli alla loro prima visita in Italia, non comprendono il concetto di coperto e lo percepiscono come una truffa. Questo porta a discussioni spiacevoli, nonostante i tentativi di spiegazione da parte del personale, supportato anche da camerieri che parlano arabo.
- Consumazioni minime: non è raro che intere famiglie o gruppi di amici si siedano al tavolo ordinando solo poche portate da dividere, ad esempio due pizze per quattro persone. Un’abitudine che rappresenta un danno economico significativo per i ristoranti.
L’estate 2025 si conferma dunque come un’annata da interpretare, che mostra un’inversione di tendenza: la quantità non corrisponde più alla stessa qualità di spesa.
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Il problema è che qui i turisti, tanto per cambiare, è permesso fare ciò che vogliono.
Ricordo che poco prima del Covid, alcuni studenti spagnoli in Erasmus, parlando degli aperitivi e delle notti milanesi, mi dissero spassionatamente che da noi potevano fare quello che a Madrid o a Siviglia non gli era permesso per via dei controlli più severi.
I turisti pretendono e di lamentano dei nostri prezzi e purtroppo portano al giorno d’oggi ‘cattivo turismo’. Avete mai preso un caffè all’aeroporto di Berlino Shonefeld? O più semplicemente preso una colazione con brioche a Strasburgo?
Quindi basta balle, coperto o non coperto.