Estate: quanto costano i centri estivi per le famiglie milanesi?

Milano

La proposta dei campus in città è ampia e variegata, ma richiede spesso un impegno economico non indifferente. I centri estivi più cari, spesso bilingue, arrivano a costare anche 300 euro alla settimana. Le proposte delle cooperative si aggirano invece intorno ai 90 euro a settimana. Considerando che i costi devono coprire tutto il mese di giugno, di luglio, agosto e parte di settembre, si tratta di una spesa poco sostenibile. Soprattutto se si considerano le partenze per le vacanze estive. Inoltre non tutte le famiglie possono permettersi lunghe settimane di ferie e l’estate diventa così, il periodo più costoso dell’anno. La situazione si aggrava se entrambi i genitori lavorano a tempo pieno e purtroppo non possono contare sul sostegno di una rete di parenti, tra cui i nonni.

L’analisi Eures e Adoc:

I centri estivi oggi hanno un’ampia scelta, che va dalle semplici attività ludiche e ricreative come i giochi sportivi e acquatici, al vero e proprio apprendimento. Tra queste attività, ci sono suonare uno strumento musicale o frequentare una scuola bilingue. Un’analisi di Eures e ADOC – Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori – ha analizzato i costi medi dei centri estivi da nord a sud. L’analisi ha preso come focus cinque città: Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari.

I costi dei centri estivi sono diventati un peso insostenibile per la maggior parte delle famiglie italiane. Vi è un aumento medio del 12,3% rispetto al 2024 e un impressionante +22,7% rispetto al 2023” riporta l’analisi.

 

Un figlio o due figli? Per una famiglia con un solo figlio, per otto settimane di centro estivo (considerando un mese di ferie) la spesa media è di 1.384 euro. La situazione si aggrava notevolmente per le famiglie con due figli: il costo totale può arrivare a 2.671 euro. Milano si conferma la città più cara. Il costo medio settimanale a tempo pieno è di 227 euro, quasi il doppio rispetto a Bari con 109 euro.  Per otto settimane di centro estivo a tempo pieno, le famiglie milanesi arrivano a spendere 1.816 euro per un figlio e oltre 3.505 euro per due figli. Esistono i centri estivi comunali e quelli convenzionali con prezzi più bassi e ampie alternative, ma non tutte le famiglie possono usufruirne.

Il prezzo più alto è quello invisibile:

Stress e disagio emotivo risultano il prezzo più alto che le famiglie pagano. Sì, perché oltre al portafogli, l’estate pesa anche sulla salute mentale dei genitori. Secondo l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, si registra tra giugno e agosto un aumento del 30-40% delle richieste di supporto psicologico genitoriale. Ansia, irritabilità, senso di inadeguatezza e conflitti familiari sono in forte crescita. “Le vacanze dovrebbero essere un’occasione di connessione – spiega la psicologa Mara Compagnoni, attiva su Doctolib.it – ma il mito della vacanza perfetta e l’impossibilità di soddisfare tutte le esigenze di figli, lavoro e partner generano spesso frustrazione e stress.”

Anche il Times riporta quanto sia estenuante il periodo estivo delle vacanze scolastiche italiane, che dovrebbero essere invece un momento di pausa e non una fonte crescente di disagio psicologico per le famiglie, in particolare per quelle con genitori lavoratori e senza reti di sostegno attive.

Cosa fa il Governo?

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto che introduce 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo estivo in cui vengono sospese le lezioni.  Ci sono 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, che permetteranno di attivare percorsi, in base alle proposte delle scuole, coinvolgendo circa tra gli 800mila e 1,3 milioni di studenti.

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