Nava (FI Municipio 2): “Serve una data certa per l’inizio dei lavori e un’assistenza concreta alle famiglie fragili. Così si rischia solo di esasperare il clima e perdere i finanziamenti”
Comazzi (Regione Lombardia): “La sinistra parla di rigenerazione urbana ma dimentica il fattore umano. Serve un cambio di passo nelle politiche abitative”
Nell’ambito del quartiere di Gorla, ormai da molti anni si discute del Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale “Sant’Erlembaldo – Villa Finzi Remix”. Il luogo oggetto dell’intervento è da tempo al centro di attenzioni e polemiche, con un progetto che negli ultimi anni è stato più volte presentato, ritirato e modificato. Inizialmente, la riqualificazione prevedeva lo spostamento forzato di tutti i nuclei familiari, inclusi anziani e disabili, in altri quartieri della città, soluzione che aveva suscitato proteste diffuse.
Dopo il ritiro del progetto nel 2023 a seguito delle vibranti opposizioni da parte dei cittadini, è stata proposta una nuova versione che coinvolge 4 stecche abitative su un totale di 10. In questa nuova formulazione, secondo i tecnici, gli interventi sarebbero compatibili con la permanenza temporanea delle famiglie negli appartamenti. Tuttavia, i residenti continuano a vivere nell’incertezza, lamentando una comunicazione frammentaria e un’assistenza inadeguata. Promesso da tempo, il centro di ascolto istituito non si è rivelato all’altezza delle aspettative: mancano informazioni chiare, le risposte spesso si contraddicono e il clima generale è di forte insicurezza.
“Ho chiesto più volte – dichiara Marzio Nava, capogruppo di Forza Italia in Municipio 2 – che fosse comunicata una data certa per l’inizio dei lavori e che venisse garantita un’assistenza adeguata, soprattutto alle famiglie fragili. Nulla di tutto ciò è stato fatto. I residenti, privi di risposte, sono esasperati e si sentono abbandonati da MM e dall’amministrazione comunale. Così si rischia di generare un conflitto totale tra le parti, con il serio pericolo di perdere anche i finanziamenti del programma, sostenuto da fondi statali e comunali. Serve con urgenza un chiarimento da parte dell’assessore Bottero: è doveroso dare certezze e ristabilire un minimo di fiducia tra cittadini e istituzioni”.
A intervenire anche Gianluca Comazzi, Consigliere comunale e assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi: “La sinistra al governo del Comune parla di rigenerazione urbana ma spesso dimentica che le città sono fatte prima di tutto di persone. Non si può pensare di trasformare i quartieri ignorando il disagio sociale e la voce dei residenti, soprattutto quando si tratta di nuclei fragili. Serve un cambio di passo nelle politiche abitative, che metta davvero al centro le famiglie, la trasparenza e la programmazione, evitando improvvisazioni che alimentano tensioni e rischiano di compromettere interventi importanti anche sul piano finanziario”.
Segue in allegato la lettera inviata all’Assessore Bottero da parte dell’Associazione Inquilini di via Sant’Erlembardo 2, Fondazione Crespi Morbio.
LETTERA DELL’ASSOCIAZIONE INQULINI INVIATA AD ASSESSORE BOTTERO, MM CASA E MUNICIPIO 2
Buongiorno,
come Associazione Inquilini di via Sant’Erlembardo 2, Fondazione Crespi Morbio – a seguito della riunione svoltasi mercoledì 18 giugno 2025 che ha visto una grandissima presenza di residenti delle quattro stecche interessate alla ristrutturazione (e non solo) – abbiamo rilevato una grande preoccupazione, malumore e rabbia tra i molti presenti.
Nell’ultima riunione del 15 aprile, scorso presso la scuola Pini di via Stefanardo da Vimercate, che ha visto la presenza di tecnici MM e dell’assessore Bottero (a seguito di anni in cui il progetto è stato presentato, poi rivisto a seguito delle numerose proteste e infine ripresentato nell’attuale formulazione, con tempi iperdilatati) erano state date ai condomini delle quattro stecche interessate alcune assicurazioni che negli ultimi mesi sono state totalmente disattese.
Le famiglie di conseguenza presentano ancora una volta, auspicando che sia definitiva, le seguenti richieste.
È stato istituito da MM, presso la Fondazione, un centro di ascolto che, che ad oggi non soddisfa minimamente le esigenze delle famiglie coinvolte. Le risposte sono troppo spesso contraddittorie e l’assenza di informazione regna sovrana. Le famiglie molto spesso hanno problemi con disabili e anziani al loro interno che hanno necessità di un supporto ad hoc.
L’assenza di informazioni in particolare riguarda:
– Data di inizio lavori
– la necessità di confrontarsi con un tecnico/geometra di cantiere
– richiesta di confronto con ogni famiglia per quanto riguarda tempi e modi della cantierizzazione, considerando che il cantiere irrompe negli appartamenti che sono abitati.
– Il cantiere deve essere sicuro nel senso che tra l’appartamento e l’area di lavoro non può essere eretto un semplice cartongesso, in quanto gli appartamenti per coloro che lavorano per tutta la giornata sono incustoditi.
– Dove saranno messi i mobili, in quali appartamenti?
– Aiuto e supporto ai condomini che ne fanno richiesta per liberare le cantine
– Inoltre i tempi di cantiere devono essere certi e non come sta avvenendo nel cantiere MM di Viale Monza 142 i cui lavori sono fermi da quasi 1 anno.
Abbiamo bisogno di risposte certe e sicure al Comune di Milano, MM e Municipio 2, chiediamo urgentemente di chiarire la situazione per evitare che il clima si esasperi ulteriormente. Siamo disposti coinvolgere ed attenzionare della situazione tutto il quartiere e tutta la cittadinanza, chiedendo supporto per eventuali azioni che prenderemo, in caso di risposte non adeguate, evasive o incongruenti.
Rimaniamo in attesa di un vostro riscontro
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