Entro lunedì 16 giugno, oltre 25 milioni di proprietari (il 41% risultano essere lavoratori dipendenti e pensionati) di immobili diversi dall’abitazione principale, come seconde case, immobili commerciali, aree edificabili e terreni agricoli, dovranno mettere mano al proprio portafoglio e pagare circa 9,7 miliardi (la meta dei 19,4 dovuti annualmente) di Imu, l’imposta municipale propria. È il calcolo di uno studio della Uil dai dati dell’Agenzia delle Entrate.
L’Imu non è dovuta sull’abitazione principale, a meno che non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9 (abitazioni di lusso). Sono esenti anche altre categorie specifiche, come le case popolari, gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari, e i fabbricati utilizzati come alloggi sociali. Come noto, le risorse incassate andranno allo Stato e ai comuni.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845