Liberamente tratto da Il Gruffalò di Julia Donaldson e Alex Scheffler con Gaia Carmagnani Stefano Colli Elisa Lombardi Ivan Portale
Ripartirà il 1 ottobre al Teatro Manzoni, il secondo tour della commedia musicale “Il Gruffalò”. “Il Gruffalò!” “E chi sarà mai?” “Ma come, davvero tu non lo sai? Ha zanne tremende, artigli affilati, e denti da mostro di bava bagnati”
Suonano così le parole in rima nella traduzione italiana del testo che Julia Donalson ha creato ispirandosi ad una nota favola tradizionale cinese. In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 1999 con le illustrazioni originali di Alex Scheffler e in breve tempo è diventato un caso editoriale della letteratura per l’infanzia con milioni di copie vendute in tutto il mondo e traduzioni in oltre cinquanta lingue. Dieci anni dopo ne è stato tratto un film di animazione e ha visto anche diversi adattamenti teatrali – celebri le produzioni della compagnia inglese Tall Stories e degli olandesi Meneer Monster.
La storia è quella di un astuto topolino affamato che per proteggersi dalle insidie del bosco e dai predatori che vorrebbero mangiarlo, inventa la presenza di uno strano animale con gli “occhi arancioni, la lingua molliccia e aculei violacei sulla pelliccia”, un incrocio tra un orso e un bufalo. Scoprirà con gran sorpresa che la terribile creatura, da lui solo immaginata, esiste davvero, ma niente paura sarà proprio il Gruffalò a diventare il migliore alleato della sua sicurezza. In scena i riti di iniziazione del nostro topolino che, dopo aver affrontato e superato tutte le prove – soprattutto le sue paure – ne uscirà più forte e consapevole di prima.
La messa in scena, che prevede il coinvolgimento del pubblico, racconta la vicenda in forma di Musical, lasciando intatte le rime della scrittrice inglese e facendo indossare agli attori costumi ispirati alle illustrazioni del disegnatore tedesco Scheffler. La regia è affidata a Manuel Renga, condirettore artistico del Teatro Libero di Milano con Corrado Accordino e fondatore della compagnia Chronos3. Lo stesso Renga ha curato anche l’adattamento drammaturgico con Pino Costalunga, autore esperto di letteratura per l’infanzia. Le musiche, tutte originali, sono state composte da Patrizio Maria D’Artista.
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