Piazza Morbegno a Milano, degrado aiuole: scendono in campo i cittadini volontari

Milano

Milano 4 Agosto – C’è chi  ha appeso un bottiglione di plastica alla fontanella, collegandolo a una canna: un by pass geniale per trasportare acqua direttamente dal rubinetto all’aiuola. Le stanno pensando tutte, residenti e commercianti di piazza Morbegno e dintorni, per dare sollievo ad erba e piante assetate in questi giorni di fuoco ma anche «senza manutenzione adeguata», segnalano, a pochi mesi dall’intervento di restyling che ha dato un nuovo volto a questo angolo di città. I “giardinieri” volontari scendono in strada con secchi e bottiglie, li riempiono d’acqua e innaffiano. Da soli o in compagnia. Per esempio, martedì, un gruppo di una decina di persone si è dato da fare dopo il passaparola sulla social discrict (pagina Facebook di quartiere) NoLo, che sta per Nord Loreto: adulti con catini e canne, piccoli con fucili e pistole ad acqua. A dare il “la”, una settimana fa, era stata Giuseppina Faravelli dell’associazione 4Tunnel: «L’aiuola centrale – sottolinea – non ha problemi perché dotata di un impianto di irrigazione automatico. Mentre quelle periferiche a ridosso dei marciapiedi soffrono. Da verde, l’erba è diventata marroncina e le piante hanno cominciato a seccarsi. Un peccato. Così ho deciso di bagnarle». A poco a poco si sono uniti diversi operatori commerciali: del bar Tender, della birreria Ghe Pensi Mi, della pizzeria sul lato di via D’Apulia. E martedì i rinforzi sono arrivati dal gruppo di NoLo.

«Andremo avanti, a giorni alternati. Intanto altri cittadini hanno manifestato il desiderio di unirsi a noi», dice Fania Alemanno. Irma Surico, presidente di 4 Tunnel, precisa: «I cittadini non si stanno sostituendo al Comune. E la nostra non è una protesta ma una forma di collaborazione. Siamo spinti dal senso civico: la nostra piazza di periferia deve essere bella e curata». Il presidente del Municipio 2 Samuele Piscina conferma che «l’impianto di irrigazione funziona» e spiega che «il tecnico del verde effettuerà un ulteriore sopralluogo». Continua: «Il caldo di questi giorni non aiuta. E abbiamo richiesto l’utilizzo dell’autobotte».

Marianna Vazzana (Il Giorno)

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