ATM: c’è un rischio attentati a Milano?

Milano

Milano 12 Novembre – Da qualche settimana sui mezzi ATM appaiono inquietanti quanto minacciosi cartelli. Anche su sito dell’azienda di trasporti di Milano, c’è lo stesso avviso. Borse e zaini sono il bersaglio esplicito di questi cartelloni che, da quanto pare, dovrebbero informare. Il messaggio è chiaro e diretto: “Si raccomanda ai passeggeri di prestare attenzione a non lasciare incustoditi borse o zaini”. atm-incustoditoA prima lettura, si potrebbe pensare ad una campagna informativa contro i numerosissimi borseggiatori che circolano sui tram, bus e stazioni della metropolitana (borseggiatori dei quali, ogni tanto, ATM ci avvisa, ricordandoci del fenomeno). Ma non si tratta dei borseggiatori. Se si fosse trattato di questi, ci avrebbero raccomandato di non lasciare qualsiasi oggetto non custodito, oltre a borse e zaini, anche valige, computer, telefoni e simili. Il messaggio allarmistico va avanti informando che “ogni oggetto rinvenuto verrà sottoposto a controlli, se necessario, con il supporto delle Forze dell’Ordine”. Cosa ci potrà mai essere in una borsa o in uno zaino da richiedere il controllo con le forze dell’ordine? Certo le Forze dell’Ordine non servono per verificare se ci sono dentro i documenti di ha smarrito la borsa o lo zaino, oppure i soldi, o la spazzola per i capelli o i fazzolettini di carta. Borse e zaini fanno però venire in mente le tragiche immagini delle stazioni e dei luoghi dove in Europa ci sono stati attentati dinamitardi. Gli attentatori, infatti, ripresi dalle telecamere nelle immagini apparivano tutti con zaini o borse, appunto. Un rischio di questo tipo giustificherebbe sì l’intervento delle Forze dell’Ordine. E che questa sia l’ipotesi più probabile presa in considerazione da questi messaggi è confermata dall’ultima frase del manifesto: “L’eventuale interruzione di pubblico servizio verrà valutata nei termini di legge”. Non si tratta quindi di semplici controlli da parte delle Forze dell’Ordine, che talvolta incontriamo in metropolitana, e raramente sui mezzi pubblici di superficie. L’agente di Polizia o il carabiniere di pattuglia, accortosi di un oggetto lasciato incustodito, si avvicina per verificarne il contenuto e restituirlo al legittimo proprietario o, mal che vada, all’ufficio oggetti smarriti. L’avviso di ATM prevede la possibilità che il tram o l’autobus o il convoglio della metropolitana venga fatto fermare per essere controllato, per verificare cosa c’è in una borsa o in uno zaino. E l’unica risposta che mi viene in mente che possa giustificare tali misure di sicurezza è che dentro quella borsa o in quello zaino vi sia dell’esplosivo ai fini di compiere un attentato. Di questo il Sindaco ne sa qualcosa? E il prefetto è stato informato di questa campagna di informazione? Le istituzioni hanno informazioni sulla sicurezza Nazionale di cui i cittadini dovrebbero essere informati? Il livello di attenzioni sugli attentati è stato elevato? Qualche risposta sarebbe gradita perché francamente la cosa mi preoccupa sia come cittadino e, soprattutto, come utente quotidiano dei mezzi dell’ATM. Mi seccherebbe un po’, ad essere sincero, essere presente ad un attentato a base di esplosivo: non so perché, ma non farebbe bene alla mia pelle.

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Bruno M. Caterina

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