GAM: in mostra lo scultore milanese Adolfo Wildt

Cultura e spettacolo

Milano 15 Dicembre – La GAM Galleria d’Arte Moderna prosegue con la mostra “Adolfo Wildt (1868-1931). L’ultimo simbolista” il percorso di valorizzazione dei nuclei più significativi delle sue collezioni scultoree.

Fino al 14 febbraio 2016, la mostra – realizzata con la straordinaria collaborazione dei Musées d’Orsay et de l’Orangerie di Parigi – presenta un percorso dedicato alla ricerca dello scultore milanese sulla resa plastica e materica attraverso 55 opere in gesso, marmo, bronzo, accompagnate da una serie di disegni originali e alcune opere a confronto: oltre alla Vestale di Antonio Canova,  opere di Fausto Melotti, Lucio Fontana e Arrigo Minerbi.

La mostra intende porsi al centro di un percorso storico-artistico allargato alla città di Milano, che valorizza  tutte le testimonianze wildtiane ancora esistenti attraverso un itinerario tematico diffuso, con visite guidate realizzate in collaborazione con il Touring Club Italiano e appuntamenti di approfondimento condivisi anche con il FAI, Fondo Ambiente Italiano

In occasione della mostra Adolfo Wildt (1868-1931). L’ultimo simbolista si propone un percorso alla scoperta delle testimonianze scultoree e dei monumenti commemorativi realizzati dall’artista a Milano, sua città natale e scenario principale della sua carriera.

Dopo aver visitato la mostra, che ripercorre l’intera parabola creativa di Wildt dalla produzione giovanile ai capolavori degli ultimi anni, il visitatore avrà l’occasione di approfondire il suo stile unico e inconfondibile con un percorso in città.

Itinerario:
– Giardino di Villa Reale (GAM): La Trilogia (1912)
– Via Serbelloni 10: Orecchio (1927)
– Via Cappuccini 8: La Vittoria (1918-1919)
– Teatro alla Scala (foyer): Arturo Toscanini (1929)
– Università degli Studi: Sant’Ambrogio (gesso)
– Largo Gemelli: Sant’Ambrogio (bronzo, 1928)
– Cimitero Monumentale: ospita diverse testimonianze della scultura funeraria dell’artista, dal Monumento Körneralla sua stessa sepoltura.

.Milano Post

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