A Milano solo 450 posti letto del Villaggio Olimpico saranno a tariffa agevolata per studenti

Milano

Il futuro studentato di Porta Romana, che nascerà dalla conversione del Villaggio Olimpico per Milano-Cortina 2026, è il più grande d’Italia, con 1.700 posti letto complessivi, ma sta già evidenziando i limiti del modello di rigenerazione urbana milanese nel garantire il diritto alla casa agli studenti, in un contesto di caro affitti.

Dei 1.700 posti letto, solo 450 (meno di un terzo, circa il 26%) saranno assegnati a prezzi calmierati tramite bando ministeriale, con un canone mensile di 592 euro (servizi inclusi). La stragrande maggioranza, ovvero 1.250 posti (il 73%), sarà a prezzi di mercato, sebbene Coima (il colosso immobiliare che gestisce l’operazione) affermi che saranno comunque inferiori del 25% rispetto alla media milanese. I prezzi per gli alloggi non calmierati sono di 739 euro al mese per un posto letto in doppia e 1.065 euro per una singola, cifre ritenute ben lontane da quanto ci si aspetterebbe da un progetto in edilizia convenzionata.

La convenzione e le polemiche

La convenzione stipulata da Palazzo Marino e Coima, risalente al 2022, è stata oggetto di contestazioni. Inizialmente, il documento prevedeva solo 150 posti letto a tariffa agevolata. Grazie a una mozione presentata nel 2024 da tredici consiglieri comunali della stessa coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco Giuseppe Sala, la quota di alloggi a prezzo convenzionato è stata triplicata, arrivando agli attuali 450.

All’inaugurazione del cantiere, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha criticato il Comune di Milano e il sindaco Sala sul tema del diritto all’abitare, sottolineando che l’edilizia convenzionata a 3.800 euro al metro quadrato rischia di rendere Milano “una città solo per ricchi”. Questa cifra è anche il prezzo a cui saranno affittati o venduti i 220 appartamenti in edilizia convenzionata e i 100 in edilizia residenziale popolare che sorgeranno accanto allo studentato.

Inoltre, la convenzione del 2022 stabilisce che gli spazi comuni al piano terra delle palazzine saranno consegnati “a grezzo” al termine delle Olimpiadi, lasciando al pubblico il carico di ammobiliare e rendere operativi tali spazi, con un costo stimato da Salvini in circa sette-otto milioni di euro.

Il progetto di Porta Romana, che mira a rigenerare lo scalo ferroviario, era atteso come un contributo per alleviare la carenza di alloggi a prezzi accessibili a Milano. La città, laboratorio di innovazione, oggi conta oltre 220mila studenti, di cui quasi 129mila fuorisede.

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