La classifica dei redditi a Milano: i quartieri più ricchi e i più poveri

Milano

La mappa dei redditi a Milano si evolve costantemente, riflettendo i cambiamenti sociali ed economici della metropoli. Una nuova rilevazione basata sui dati per codice di avviamento postale (CAP) ha appena ridefinito la classifica, portando a un sorpasso inatteso ai vertici. Quali sono oggi i tre quartieri con il reddito medio più alto e quali, invece, si trovano in fondo alla graduatoria? MILANO CITTA’ STATO ha analizzato i dati per svelare l’attuale polarizzazione economica della città e capire dove si concentra la maggiore ricchezza, identificando sia il quartiere più abbiente in assoluto, sia le aree con i redditi medi più bassi.

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Milano sale all’ottavo posto tra i comuni italiani per reddito medio dichiarato nel 2024, rispetto al decimo posto dell’anno precedente. I dati del Ministero dell’Economia, elaborati da Withub, si riferiscono alle dichiarazioni dei redditi 2023. Le aree più ricche restano le stesse ma c’è un cambio al vertice, mentre le periferie segnano distanze ancora marcate.

Questi sono i tre quartieri più ricchi di Milano

# Sorpasso in vetta: è questo il quartiere più ricco

withub-corriere – CAP più ricco di Milano

Cambio al vertice nella classifica dei quartieri più ricchi di Milano. Dopo anni di rincorsa il CAP 20145 sale al primo posto. La zona comprende CityLife, Pagano, Wagner, Magenta e parte di Corso Sempione, ha registrato nel 2024 il reddito medio pro capite più elevato: 91.007 euro, con un incremento di +7.240 euro rispetto alla rilevazione precedente (83.767 euro, +8,6 %). L’area, riqualificata dopo la dismissione della Fiera Campionaria, unisce funzioni direzionali, con le tre torri ha fare da epicentro, e residenze di lusso. Edifici di nuova generazione, spazi verdi e la presenza di sedi di grandi aziende contribuiscono alla crescita del reddito medio e al trasferimento verso ovest del baricentro economico cittadino.

# Brera e il centro storico in lieve calo

A perdere lo scettro è il CAP 20121, che include Brera, il Quadrilatero della Moda, Moscova e il Castello Sforzesco. Scende al secondo posto con 89.019 euro, in diminuzione di −5.350 euro rispetto ai 94.369 euro della precedente rilevazione (−5,7 %). Rimane una delle zone con il valore immobiliare più elevato e la maggiore concentrazione di attività professionali e finanziarie. Terza posizione per il CAP 20123, che comprende Duomo, Sant’Ambrogio, Cordusio e Magenta, con 81.284 euro, in aumento di +6.952 euro rispetto ai 74.332 euro registrati in precedenza (+9,3 %). Le tre aree principali presentano ora valori più ravvicinati rispetto agli anni scorsi, con uno scarto di circa diecimila euro tra la prima e la terza.

La quarta e quinta posizione non cambiano:

  • Duomo, Crocetta e zona Statale, inclusa nel CAP 20122, riportano un reddito medio 74.157 euro, in aumento di +14.234 euro rispetto ai 59.923 euro della rilevazione precedente (+23,8%)
  • Il CAP 20129, che comprende Porta Venezia, Tricolore, Indipendenza e Dateo, raggiunge 63.190 euro, con una crescita di +7.048 euro rispetto ai 56.142 euro precedenti (+12,6%).

# Le aree con i redditi più bassi: Quarto Oggiaro sempre in coda

Quarto Oggiaro

All’estremo opposto troviamo il CAP 20132 (Crescenzago, Cimiano e Cascina Gobba) con 25.911 euro, in aumento di +2.487 euro rispetto ai 23.424 euro rilevati in precedenza (+10,6 %). Segue il CAP 20152 (Baggio, Forze Armate, Giambellino, Quartiere Olmi) con 25.624 euro. Il reddito medio più basso si registra sempre nel CAP 20157, che comprende Quarto Oggiaro, Certosa, Roserio, Musocco e parte di Bovisasca, con 20.161 euro, in crescita di +1.653 euro rispetto ai 18.508 euro dell’anno precedente (+8,9 %). Il divario tra le zone più ricche e quelle più povere resta superiore a 70 mila euro.

MILANO CITTA’ STATO

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