Furti sui cadaveri: sei indagati tra dipendenti ed ex del Comune di Milano

Cronaca

Sei persone, tra dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Milano, sono finite sotto inchiesta con accuse gravissime: furto e ricettazione. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Serala Repubblica e Il Giorno, i sei – due dei quali si sarebbero già dimessi nei mesi scorsi – operavano all’interno dell’Area servizi funebri e cimiteriali del Comune e sono sospettati di aver sottratto gioielli e oggetti preziosi da cadaveri, in alcuni casi anche da abitazioni di defunti. L’indagine, coordinata dalla Procura di Milano con il sostituto procuratore Antonio Cristillo e l’aggiunto Bruna Albertini, è partita lo scorso anno dopo la denuncia di un familiare che aveva notato la sparizione di alcuni gioielli dalla salma di un congiunto. Da lì sono scattati gli accertamenti della Squadra interventi speciali del Radiomobile della Polizia Locale, guidata dal comandante Gianluca Mirabelli. Le indagini hanno portato alla luce almeno sei episodi di furto, avvenuti sia nelle camere mortuarie dell’obitorio di piazzale Gorini sia nelle abitazioni dei defunti. Ma gli inquirenti non escludono che i casi possano essere molti di più, alcuni dei quali precedenti alla prima denuncia. Tra gli episodi più scioccanti, emerge anche la presunta sottrazione di un’arcata dentaria da una donna deceduta in un incidente stradale. Un dettaglio che ha suscitato particolare indignazione e che potrebbe aggravare ulteriormente la posizione degli indagati. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i sei avrebbero poi venduto collane, orecchini e bracciali in diversi compro oro di Milano e dell’hinterland. Gli agenti sono riusciti a risalire a numerose ricevute rilasciate agli indagati in date compatibili con i furti, rafforzando così il quadro accusatorio. Nelle scorse settimane, le abitazioni dei sospettati – situate tra Milano e Lodi – sono state perquisite. La Polizia Locale ha sequestrato telefoni cellulari e computer, ora al vaglio degli inquirenti per cercare ulteriori riscontri e tracce delle attività illecite. L’inchiesta è ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi. Intanto, il Comune di Milano ha avviato verifiche interne per accertare eventuali responsabilità amministrative e prevenire il ripetersi di simili episodi.

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