Un anno di stallo: Comitato Famiglie Sospese “Il Comune ha responsabilità, serve una norma nazionale subito”

Milano

Si sono riunite ieri presso Scalo House le famiglie aderenti al Comitato Famiglie Sospese, a un anno dal sequestro del cantiere di via Valtellina. Presenti non solo gli acquirenti coinvolti in questa vicenda, ma anche numerose famiglie provenienti da altri progetti edilizi bloccati, che condividono la stessa condizione di incertezza e disagio.

La voce dei cittadini è unanime: l’invito ad avviare cause civili contro costruttori e Comune, contenuto in un’ordinanza di una sezione della Cassazione, viene definito inadeguato e irrispettoso.

“Invitarci ad avviare cause civili contro costruttori e città non è intelligente né tantomeno rispettoso nei nostri confronti”, dichiara Borsellino, portavoce del Comitato.

“Tra noi ci sono giovani che non possono permettersi economicamente una causa di questo genere e nonni che hanno paura di non disporre del tempo. Mettere sotto inchiesta case dove le persone vivono già da anni, bloccare i cantieri dove famiglie hanno investito tutta la loro liquidazione, interrompere progetti dove sarebbero dovute nascere nuove vite e dove oggi regnano degrado e disagio, non è una ‘giustizia giusta’. Così si puniscono cittadini che hanno sempre agito nel perimetro della legalità. E il fatto che nessuno si assuma la responsabilità di risolvere la situazione, questo sì che non è politica”.

Nel corso dei numerosi incontri con le istituzioni, è stata più volte confermata la necessità di una norma nazionale per superare la crisi. Tuttavia, le famiglie respingono l’idea che la responsabilità ricada esclusivamente sul Governo o che si traduca in una sorta di assoluzione del Comune.

“Questa norma non può essere una responsabilità esclusiva del Governo, né tantomeno un’alibi per il Comune, che ha precise responsabilità in quanto accaduto. Le famiglie appartengono a tutti, e tutte le forze politiche devono sedersi a un tavolo per trovare una soluzione definitiva.”

Il Comitato ribadisce che non è più possibile attendere: occorre un impegno concreto e coordinato da parte delle istituzioni per tutelare i cittadini, sbloccare i progetti e restituire serenità alle famiglie coinvolte.

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