Gli attivisti di “Città delle persone” e gli abitanti del quartiere hanno organizzato un presidio nel luogo in cui mercoledì mattina è stato travolto e ucciso Franco Bertolotti, 87 anni. Mentre era in corso il presidio, a Milano ci sono stati due gravi incidenti stradali con due bambini investiti e rimasti gravemente feriti.
Dopo la morte di Franco Bertolotti, l’87enne investito da un’auto pirata mentre attraversava sulle strisce pedonali di via Bronzetti mercoledì mattina, i residenti del quartiere e gli attivisti di “Città delle persone” hanno organizzato un presidio di protesta nel punto dell’incidente, ieri sera, per ‘dire basta’ ai pericoli della strada per i pedoni e chiedere maggiore sicurezza. Tra i presenti anche Cecilia Strada: “A livello europeo gli incidenti stradali sono in continua diminuzione in quasi tutti gli stati membri ma le persone più deboli su strada, come i pedoni, i ciclisti e i bambini, pagano ancora il prezzo più alto. L’obiettivo deve essere zero morti” ha detto l’europarlamentare.
“Le numerose morti che avvengono a Milano non sono incidenti, non sono imprevedibili. Abbiamo bisogno di un cambiamento che metta al centro le persone, non le auto. Questa è un’emergenza” ha detto Stefania Leone di “Città delle Persone” . I partecipanti al presidio, dietro lo striscione “Basta morti in strada” hanno attraversato la strada più volte, sulle strisce pedonali, proprio come aveva fatto mercoledì mattina Franco Bertolotti.
Mentre gli attivisti erano in presidio, a Milano si sono verificati altri due gravi incidenti, con due bambini investiti e rimasti gravemente feriti.
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