A Milano è stato arrestato per lesioni aggravate e continuate Aboubacar Seke, un 27enne senegalese noto per aver preso di mira e aggredito a calci diverse donne in città. Le sue vittime erano casuali, e le prognosi riportate, per i traumi subiti, arrivano fino a 60 giorni.
Le aggressioni, concentrate tra la Stazione Centrale e Porta Venezia, sono state in tutto sette e si sono verificate tra il 13 agosto e il 5 ottobre. In un solo giorno, il 5 ottobre, Seke ha compiuto ben quattro attacchi nell’arco di circa mezz’ora, tra le 23:00 e le 23:30. Tra le vittime di quella sera, una 32enne ha riportato la frattura del naso (15 giorni di prognosi), mentre altre tre donne (di 41, 24 e 25 anni) hanno avuto prognosi tra i 5 e i 10 giorni.
Tra i casi precedenti, denunciati al commissariato Garibaldi Venezia (guidato da Angelo De Simone e Alberto Bonareti), si registrano:
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Un’aggressione a una 28enne in via Tadino a metà agosto (8 giorni di prognosi).
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Il 28 agosto, una 61enne è stata colpita a calci alle gambe in via Boscovich (60 giorni di prognosi per ematoma e gonfiore).
- Il giorno dopo, una 59enne è stata fatta cadere e colpita con un calcio alla testa, riportando un trauma cranico.
Seke era arrivato a Milano a luglio, otto anni dopo lo sbarco a Lampedusa. Nonostante sia titolare di uno status di rifugiato con permesso di cinque anni, utilizzava molti alias ed era stato fotosegnalato 43 volte negli ultimi tre anni, principalmente a Roma e Milano, spesso perché privo di documenti.
L’uomo è attualmente detenuto a San Vittore.
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