Il commento di Luciano: anticipi della 7a giornata di serie A

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Buongiorno e buona domenica ai lettori, torna il campionato dopo la sosta azzurra e subito presenta la sorpresina di turno: il Napoli di Conte alza bandiera bianca a Torino, i granata infliggono la seconda sconfitta ai campioni e consentono l’aggancio in vetta da parte dell’Inter, che a sua volta espugna l’Olimpico e consegna l’ennesimo smacco consecutivo a Gasperini, dopo quelli subiti con l’Atalanta.
Vediamo quindi la sequenza dei 4 anticipi di ieri, in ordine cronologico:
Lecce-Sassuolo 0-0
Tanta la noia, scarse le emozioni, e nullo il risultato a Lecce con i salentini che hanno vinto solo una delle ultime 14 partite giocate in casa. La squadra di Di Francesco ci prova forse di più, ma negli ultimi 30 metri non crea mai nulla di pericoloso. Al Sassuolo alla fine tutto sommato sta bene e così a vincere, al Via del Mare, è solo il tabellino che mantiene il punteggio iniziale.
 
Pisa-H.Verona 0-0
E anche a Pisa, la cronaca in fotocopia della partita di Lecce, identico il risultato, identica la noia. Al rientro dalla pausa riservate agli incontri delle nazionali, Pisa e Verona rimandano ancora l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Nel match salvezza
dell’ “Arena Garibaldi”, tanti errori da ambedue le parti e zero voglia di farsi male in zona gol. Reti bianche in una partita che non passerà sicuramente alla storia come “spot” per il calcio italiano, anzi, al contrario rievocherà tempi passati in cui la nostra serie A si distingueva in Europa per l’avarizia degli attacchi.
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Torino-Napoli 1-0 
Ed eccola qui la nuova caduta dei campioni, forse in una partita in cui nemmeno l’avrebbe meritata. Ma il calcio insegna, nella sua storia, che non sempre la spunta il favorito, perché nei 90 minuti si può prendere pali, tirare 20 volte in porta, avere il 75% di possesso palla, poi trovi anche il gol decisivo dell’ex in una delle rare occasioni che lasci all’avversario. E il “Cholito” Simeone, conferma che da sempre funziona così.
L’uomo che rende possibile il sogno è proprio lui, uno dei tanti ex, uno che il Napoli continua a portarlo nel cuore. Il Cholito segna poco dopo la mezz’ora dopo aver saltato Milinkovic-Savic e non esulta, ma è un gol dal peso specifico enorme per diversi motivi. I campioni d’Italia in carica soffrono il ritmo granata e le assenze in extremis di McTominay e soprattutto di Hojlund, entrambi infortunati: malissimo Lucca, sostituto del danese. Al 93′ Noa Lang troverebbe in realtà il pareggio, ma la rete viene annullata per fuorigioco dell’olandese sul tiro di Politano contro il palo. In precedenza era stato De Bruyne il più pericoloso, in un contesto però di discreta confusione offensiva. La sosta non ha dunque fatto bene al Napoli, già vittorioso col brivido contro il Genoa due settimane fa. E ora alle porte c’è la Champions League con la trasferta in casa del PSV, un’occasione, anche se non semplice, per resettare tutto al più presto.
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Roma-Inter 0-1
Stavolta l’Inter non ci casca, serra le fila e non si lascia sfuggire punti sul finale di partita o nel recupero, come è successo più di una volta in un passato anche recente. Chivu si porta a casa una vittoria (la sesta di fila) modello “corto muso”, ma nel complesso meritata se consideriamo il maggior numero di occasioni create rispetto alla Roma. Il risultato consente ai nerazzurri di agguantare al primo posto sia il Napoli, sconfitto a Torino, che l’avversaria di oggi, in attesa del risultato della partita di S.Siro tra Milan e Fiorentina.
Una vittoria arrivata a cavallo del secondo gol consecutivo del giovane Bonny e le parate del solito Sommer, e vale doppio per la squadra del presidente Marotta, tornata presto ai livelli ai quali è in grado di esprimersi, nonostante la pesante assenza di Thuram e le ovvie fasi di turnover (sostituiti, nella seconda metà della ripresa, Calhanoglu, Lautaro, Dimarco, Bonny Barella) in vista degli impegni di coppa. Ennesima sconfitta bruciante invece per Gasperini: il tecnico di Grugliasco non batte l’Inter dall’11 novembre 2018!
Questi gli anticipi che hanno già mosso la classifica, oggi in campo tutte le altre big, a partire dalle 12,30 quando la Juventus affronterà in riva al lago il Como di Fabregas, partita che nasconde più di una insidia per gli uomini di Tudor. Chiuderà la serata un piccante Milan-Fiorentina, che se dovesse sorridere ai rossoneri consentirebbe ad Allegri di riassaporare, dopo un bel po’ di tempo, il ruolo di capolista anche se con il vantaggio di un solo punto. La settima giornata si concluderà domani sera, con il posticipo tra Cremonese e Udinese.
Buon pomeriggio a tutti!

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