Nella serata di ieri, venerdì 3 ottobre, Hamas ha risposto ufficialmente e positivamente al piano di pace del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accettando in linea di principio il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani (vivi e morti) come parte di uno scambio. Il movimento terroristico palestinese ha diffuso la sua posizione su Telegram, esprimendo apprezzamento per gli sforzi internazionali volti a fermare la guerra a Gaza e il ritiro completo di Israele dalla Striscia.
Tuttavia, pur accettando la formula di scambio, Hamas ha richiesto ulteriori negoziati attraverso i mediatori per definire i dettagli e le condizioni necessarie sul campo per l’attuazione dello scambio.
Questo è il testo che Hamas ha diffuso sul proprio canale Telegram in arabo:
“Nel nome di Dio, la più graziosa, la più misericordiosa dichiarazione importante riguardo alla risposta di Hamas alla proposta del presidente degli Stati Uniti Trump. Nel tentativo di fermare l’aggressione e la guerra di sterminio contro il nostro risoluto popolo nella Striscia di Gaza, e basata sulla responsabilità nazionale e sulla preoccupazione per i principi, i diritti e gli interessi supremi del nostro popolo, il Movimento di Resistenza Islamica “Hamas” ha tenuto consultazioni approfondite all’interno delle sue istituzioni dirigenti, ampie consultazioni con le forze e le fazioni palestinesi, e consultazioni con i nostri fratelli e amici mediatori, per raggiungere una posizione di responsabilità nell’affrontare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo uno studio approfondito, il movimento ha preso la sua decisione e ha presentato la seguente risposta ai fratelli mediatori. Il Movimento di Resistenza Islamica, Hamas, apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, così come gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiede la fine della guerra nella Striscia di Gaza, uno scambio di prigionieri, l’ingresso immediato degli aiuti, il rifiuto dell’occupazione della Striscia e lo sfollamento del nostro popolo palestinese da essa. In questo contesto, e al fine di raggiungere un cessate il fuoco e un ritiro completo dalla Striscia di Gaza, il movimento annuncia il suo accordo per il rilascio di tutti i prigionieri israeliani vivi e morti, in conformità con la formula di scambio contenuta nella proposta del presidente Trump, a condizione che siano soddisfatte le condizioni necessarie sul terreno per lo scambio. In questo contesto, il movimento afferma la sua disponibilità ad avviare immediatamente negoziati attraverso mediatori per discutere i dettagli di questo processo. Il movimento ribadisce anche il suo accordo di affidare l’amministrazione della Striscia di Gaza a un corpo palestinese di tecnocrati indipendenti, sulla base del consenso nazionale palestinese e del sostegno arabo e islamico. Le altre questioni incluse nella proposta del presidente Trump, relative al futuro della Striscia di Gaza e ai diritti intrinseci del popolo palestinese, sono legate a una posizione nazionale globale e basate su leggi e risoluzioni internazionali pertinenti. Saranno discussi all’interno di un quadro nazionale palestinese globale, all’interno del quale Hamas farà parte e al quale contribuirà responsabilmente”.
Le Reazioni e il Contesto
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L’Ultimatum di Trump e la Richiesta a Israele: La risposta di Hamas è arrivata dopo che Trump aveva lanciato un ultimatum severo, avvertendo che se l’accordo non fosse stato raggiunto entro la domenica successiva, sarebbe scoppiato “l’inferno”. Successivamente, dopo aver letto la dichiarazione di Hamas, Trump ha scritto su Truth che il movimento sembrava “pronto per una pace duratura” e ha chiesto a Israele di “fermare immediatamente i bombardamenti su Gaza” per consentire un rilascio degli ostaggi “sicuro e rapido”.
- La Casa Bianca: La portavoce Karoline Leavitt ha annunciato che Donald Trump avrebbe risposto all’ “accettazione” di Hamas, invitando a “rimanere sintonizzati”.
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Israele: Al momento della notizia, da Gerusalemme non sono arrivati commenti ufficiali, mentre i media israeliani hanno definito la risposta di Hamas evasiva e priva di dettagli.
La Questione del Governo di Gaza
Hamas ha anche ribadito la sua disponibilità a cedere l’amministrazione della Striscia di Gaza a un comitato palestinese composto da tecnocrati indipendenti, a condizione che tale organismo sia formato sulla base di un consenso nazionale palestinese e goda del supporto dei paesi arabi e islamici. Altre questioni incluse nella proposta di Trump, relative al futuro di Gaza e ai diritti del popolo palestinese, saranno discusse in un quadro nazionale palestinese più ampio.
Uno spiraglio inatteso
L’annuncio di Hamas apre ora uno scenario nuovo e fino a poche ore fa imprevedibile. Se le mediazioni prenderanno corpo nelle prossime ore, la regione potrebbe conoscere la prima tregua significativa dall’inizio delle ostilità. Ovviamente, gli equilibri sono fragilissimi. Altrettanto certo, Trump sembra aver messo a segno un colpo clamoroso.
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