Salve, rieccomi qua al mio ennesimo racconto del venerdì, puntuale come una cambiale che emetto e invio settimanalmente alle “sinistre”, da me scritte rigorosamente sempre tra virgolette, perché tali non le considero.
Sono successe molte cose in questi ultimi giorni, dai “presunti” droni scaricati sull’imbarcazione ospitante Greta Thunberg, ai droni russi che hanno sorvolato la Polonia, e, per finire, al discorso sullo Stato dell’Unione, di mercoledì 10 settembre, tenuta da Ursula von der Leyen in concomitanza con la rivolta dei francesi, stanchi dell’ennesima capriola di Emmanuel Macron pur di restare inchiodato al suo scranno.
Su Macron preferisco pietosamente sorvolare per rispetto del suo ruolo e per non infierire ulteriormente rischiando di offendere il suo ego, a detta di alcuni, un po’ malmostoso. Proseguendo nella mia narrazione, al discorso di Ursula dedico solo un breve accenno perché voglio prendermi il tempo di esaminarlo e assimilarlo bene nei suoi contenuti, nonché attendere le reazioni dei vari Stati membri. Come mia prima impressione a pelle, avendolo seguito tutto, le mancavano solo i baffetti o le mani piantate sui fianchi per apparire una ferma dichiarazione di guerra alla Russia … 800 miliardi di euro investiti in armi non solo per difendere, ma, soprattutto in grado di offendere per far capire a Putin che “cca nisciun è fess” o timoroso. Quindi, per i prossimi anni ha prospettato un’economia di guerra, e, inoltre, ha ribadito l’imposizione del suo green esasperato, con la differenza che le batterie ce le costruiremo noi ( “a babbo morto”), e, poi, solo un accenno fugace alle economie agricole tenenti conto delle esigenze dei vari singoli Stati, magari permettendo, ad esempio, all’Italia di limitarsi ad importare appena il 50 % dei cannolicchi, lasciando marcire solo l’altra metà, cibo per rimpinzare i gabbiani e inquinare le spiagge delle nostre coste. Per me Ursula e i “green” che la appoggiano non hanno capito che … la corda, troppo e a lungo tesa, sta per spezzarsi!
Preferisco, ora, arrivare al tema principale del mio racconto: la flottilla dell’imbroglio? Perché potrebbe sembrare una grande passerella sulla pelle dei morti palestinesi, prigionieri di Hamas, e dei civili ebrei anch’essi tali, perché prima massacrati da Hamas e poi, gli ostaggi rapiti, lasciati a morire di fame o sotto le bombe di un esercito israeliano scatenato dalla furibonda e sproporzionata, nei numeri e nel tempo, reazione di Netanyahu. La flottilla, quando arriverà al blocco navale in prossimità di Gaza (come affermato su Rete 4 da uno dei parlamentari pronto a salire a bordo e in partenza da Siracusa per unirsi alle altre imbarcazioni) si fermerà e non forzerà il blocco, ma intanto avrà lanciato un messaggio forte, un messaggio dirompente, e da parte dei nostri anche un messaggio … politico! … Un messaggio per mettere ulteriormente in difficoltà il governo italiano, accusandolo di tutto e di più, benché abbia appena inviato 200 tonnellate di cibo e medicinali attraverso i canali legalmente consentiti in tempo di guerra.
Mercoledì scorso, a 4 di Sera, condotto da Paolo Del Debbio, ho assistito all’ultimo accorato messaggio di Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, che, “giustamente”, ha ricordato che i 20.000 bambini palestinesi morti erano uguali e avevano gli stessi diritti di tutti gli altri bambini del mondo … Tutto giusto, ma ha “dimenticato” di citare che erano uguali ed avevano gli stessi diritti anche i bambini ebrei trucidati il 7 ottobre.
E già che ci sono vorrei ricordare anche i bambini con genitori regolari, pur non essendo un esempio comparabile nella sua gravità, che spesso rimangono all’agghiaccio per strada o sistemati in qualche modo in luoghi di emergenza, perché sono loro negati i diritti di cui usufruiscono i bambini con genitori irregolari che espropriano case regolarmente assegnate dopo lunghi anni di attesa, occupandole in modo prepotente e incurante delle leggi italiane … forse a qualcuno fischieranno le orecchie!
Povera umanità del nuovo millennio, vittima di un terrorismo religioso e di uno ideologico. Come Capitan U non ho molte frecce nell’arco per provare a svegliare le coscienze e stimolare qualche reazione, se non lo scrivere questi racconti e, magari, anche qualche canzone … come ad esempio questa, molto breve, scritta per l’occasione e della quale in chiusura vi offro il testo scritto e poi interpretato live con chitarra in maniera, diciamo così … improvvisata, di botto.
Ma diamo il pane a chi non ce l’ha,
una flotta per Gaza lo porterà.
Ma se il pane che si dà serve a far pubblicità
è un insulto all’amore e alla solidarietà
per chi ha fame e soffre veramente …
e muore veramente …
Sempre con amore e solidarietà …
Capitan U 1947
(alias Umberto Napolitano)

Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.


Caro Capitn U, seguo sempre Paolo Del Debbio e così ho avuto modo di ascoltare le Parole di Angelo Bonelli … non si possono sentire i numeri dei bambini morti, siano palestinesi o Ebrei, morti in quel modo. Hai scritto e cantato al volo in live poche parole che dicono tutto. … manteniamo la serenità per quel tanto che ci è concessa. Un’abbraccio Capitano 🤗
Come sempre mi trovi pienamente d’accordo in ogni parola. Purtroppo ci sono moltissimi morti, innocenti e ingiusti per colpa di Israele e del suo pazzo presidente che non si ferma davanti a niente.
Quanto alla flottilla mi sa di presa in giro anche a me.
La canzone improvvisata mi piace molto, pochi versi ma molto incisivi.
Io di solito sulla politica non ci perdo tempo perché mi schifo di ciò che sento e vedo. Però su Netanyahu avrei molto da dire è un sanguinario assassino!!! Non hanno imparato nulla dal passato, creature morte per fame ,la vergogna del mondo che sta in silenzio!!!
Come sempre affronti temi dolorosi sperando di superarli e dimenticarli….ma purtroppo non se ne esce ….ogni giorno ci sono delle novità negative cercate e volute e ci sono dei personaggi che godono di questo speculandoci vergognosamente ….ammiro il tuo impegno e quello di molti altri con lo scopo di informare …denunciare…far riflettere ma vedo con tristezza che i problemi purtroppo restano.. però continuiamo a sperare in un mondo migliore…..
Carissimo Umbi
Come non posso essere d’accordo con te?
Sia questi della sinistra, sia questi altri come la VonDer e Macron hanno quasi rotto,
PaoloDel Debbio lo seguo anch’io, per me è uno dei migliori ,a livello di quel tipo di programma.
I bambini che muoiono, per capricci di certi leader politici, .non hanno bandiera o nazione,sono tutti uguali, tutti anime innocenti, io sono un pacifista di natura, ma che giustizia sia fatta senza nessun sconto che questi che stanno causando, queste guerre, con migliaia di bambini
e vittime innocenti ,spero che pagheranno a caro prezzo e che marciscono nell’ inferno.
Bellissima canzone Umbi, anche se è molto breva , ma arriva dove deve arrivare..Complimenti Umbi .
Ciao Umberto, non sto seguendo la politica e sono rammaricato per questi fatti che stanno succedendo così facendo si arriverà ad una vera e solida pace..
Ciao Umbe,
Sono schifata sempre di più.
Cri
Ciao Umberto!
Purtroppo ero contrario alla Flotilla, mettersi in pericolo di mezzo ad una guerra anche oggi 10 Novembre continua andare avanti NON STOP! VERGOGNA!!