Indagine di Altroconsumo: Come risparmiare sulla spesa, nonostante i rincari, fino a 3.700 euro di risparmio all’anno
L’ultima indagine annuale di Altroconsumo sulla convenienza dei supermercati in Italia rivela che, nonostante un aumento medio dei prezzi del 2,2% rispetto al 2024, i consumatori hanno ampie possibilità di risparmio. Un’analisi capillare su 1.150 punti vendita in 67 città ha dimostrato che una famiglia di quattro persone, scegliendo con attenzione l’insegna e i prodotti più economici, può tagliare la spesa annuale fino a 3.700 euro.
Le insegne più convenienti per ogni tipo di spesa
L’indagine ha analizzato quattro diversi tipi di carrello della spesa, offrendo una panoramica dettagliata sulle catene più vantaggiose:
- Prodotti più economici: Per chi punta al massimo risparmio, Eurospin si conferma l’insegna leader. Scegliendo i suoi prodotti più convenienti, si può ottenere un taglio della spesa di quasi il 40% rispetto alla media nazionale.
- Spesa mista: Se si opta per un carrello misto di prodotti di marca, a marchio del distributore e più economici, la scelta più vantaggiosa dipende dal tipo di punto vendita. Per i discount, il primato spetta a In’s Mercato, mentre tra ipermercati e supermercati la catena più conveniente è Famila (insieme a Famila Superstore).
- Prodotti a marchio dell’insegna: Chi preferisce i prodotti con il marchio del supermercato troverà il massimo risparmio da Carrefour.
- Prodotti di marca: Per chi non rinuncia alle marche più note, la catena che offre i prezzi più bassi è ancora una volta Famila. Tuttavia, l’indagine avverte che proprio in questa categoria si registrano le maggiori variazioni di prezzo tra un punto vendita e l’altro, con differenze che possono superare il 100%.

La mappa del risparmio: città e regioni a confronto
Il risparmio non dipende solo dall’insegna, ma anche dalla località. L’indagine ha stilato una classifica delle città e regioni più e meno economiche:
- Regioni: La Sicilia si posiziona come la regione più conveniente, con una spesa annuale che è mediamente il 10% inferiore rispetto a quella della Valle d’Aosta, la regione più cara.
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Città: A livello cittadino, Venezia detiene il primato per la possibilità di risparmio, seguita da Como e Verona. Sul fronte opposto, Sassari è la città dove la spesa minima annuale è la più alta. L’analisi evidenzia anche una forte differenza tra Nord e Sud Italia: nelle città del Nord la competizione tra catene è molto più elevata, garantendo ai consumatori un maggior margine di risparmio, mentre al Sud il divario tra prezzi minimi e massimi è più contenuto.
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