Leoncavallo, De Corato: «Approvazione delle linee guida bando è un ennesimo sfregio a Milano»

Milano

Il paradosso vergognoso: l’auto assoluzione a priori per attribuire diritti all’illegalità

Approvate dalla Giunta comunale le linee di indirizzo per l’avvio dell’iter per la messa a bando degli immobili di via San Dionigi, si tratta degli stabili individuati come possibile soluzione per la nuova sede del Leoncavallo, sgomberato la scorsa settimana dagli spazi di via Watteau. L’area messa a bando sarà affidata attraverso la cessione del diritto di superficie fino a un massimo di novant’anni.
«Apprendo, senza sorpresa, che la Giunta di Milano ha approvato le linee di indirizzo del bando per la cessione del diritto di superficie dell’immobile di via San Dionigi, destinato con ogni probabilità a diventare la nuova sede del Leoncavallo. È l’ennesimo sfregio alla città e ai milanesi. Presenterò immediatamente richiesta di accesso agli atti e depositerò un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti affinché siano accertati, in tempi rapidi, tutti i profili di legittimità e di merito dell’operazione».

Ad annunciarlo è il Deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi.

«L’accesso agli atti servirà a verificare: la sussistenza dell’interesse pubblico concreto e attuale alla cessione del diritto di superficie; la congruità economica dei canoni o del corrispettivo rispetto al valore di mercato e ai costi di eventuali lavori; la parità di trattamento e la trasparenza delle regole di gara, come impongono la normativa sulla concorrenza e i principi del Codice dei contratti pubblici; l’assenza di conflitti di interesse e la completezza dei pareri tecnici e contabili- spiega De Corato. Qualora emergessero carenze istruttorie o scelte manifestamente illogiche, chiedo alla Giunta di esercitare l’autotutela per sospendere l’efficacia degli atti e, se del caso, annullarli o revocarli, prima che si producano effetti pregiudizievoli per il Comune e per i cittadini».

«Alla Corte dei Conti – continua – chiederò di valutare possibili profili di danno erariale: un prezzo o un canone sotto soglia, oneri manutentivi o di sicurezza scaricati sul bilancio comunale, mancata riscossione di canoni, concessioni non sorrette da adeguata motivazione di interesse pubblico, o condizioni che, di fatto, avvantaggino un soggetto a scapito della collettività. Invece, alla Procura della Repubblica chiederò di verificare l’eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti nelle fasi di programmazione, predisposizione del bando, aggiudicazione e gestione, fermo restando il pieno rispetto della presunzione d’innocenza».

C’è poi un tema di compatibilità urbanistica e di sicurezza – precisa De Corato.

In via San Dionigi i residenti segnalano da tempo disagio sociale, spaccio e degrado. L’insediamento di un centro sociale di quelle dimensioni rischia di aggravare criticità già note. Per questo chiederò che, prima di ogni decisione definitiva, siano prodotti e pubblicati gli atti relativi alla conformità urbanistico-edilizia, alla destinazione d’uso e ai titoli abilitativi, ai requisiti igienico-sanitari e antincendio, nonché una puntuale valutazione d’impatto su ordine e sicurezza pubblica con il coinvolgimento di Prefettura e Questura, anche alla luce della normativa sulla sicurezza urbana. Senza questi presupposti, procedere sarebbe irresponsabile».

«Ricordo, inoltre, che in città risultano altri nove stabili occupati abusivamente da centri sociali. Mi domando cosa stia aspettando la Magistratura a disporre gli sgomberi degli immobili, laddove accertati i presupposti di legge. Per tutte queste ragioni chiedo la sospensione dell’iter su via San Dionigi fino alla piena pubblicazione degli atti e alla conclusione delle verifiche. Milano merita decisioni fondate su legalità, trasparenza e tutela dell’interesse pubblico, non scorciatoie ideologiche. Continuerò a dare voce ai milanesi che chiedono sicurezza e rispetto delle regole, in ogni quartiere della nostra città», conclude il deputato di Fratelli d’Italia.

A  scopo informativo la nota diffusa dal Comune di Milano recita :

Il Comune di Milano avvia una procedura pubblica per raccogliere manifestazioni di interesse relative alla riqualificazione degli immobili compresi nell’ambito di rinnovamento urbano di Porto di Mare, con particolare riferimento alla zona di via San Dionigi. La Giunta ha approvato oggi le linee di indirizzo per l’avvio dell’iter che nelle prossime settimane proseguirà con la pubblicazione di un avviso finalizzato alla presentazione delle proposte progettuali: alla scadenza dei termini, le proposte pervenute saranno valutate dall’Amministrazione comunale e, se ritenute idonee e coerenti con le finalità dell’avviso, costituiranno le linee guida per il bando pubblico.

I proponenti potranno presentare progetti che prevedano la destinazione degli ambiti di proprietà comunale a finalità di interesse pubblico e collettivo, a servizi e proposte che favoriscano un’ampia fruizione da parte di cittadini del quartiere e non solo, la realizzazione di progetti socioculturali quali, per esempio, iniziative legate all’inclusione, alla promozione delle relazioni, sociali e culturali, attività formative ed eventi, mostre, spettacoli ed esposizioni che trattino anche tematiche di accoglienza e sportivo/ricreative.

I progetti dovranno essere corredati da un piano economico-finanziario, comprensivo della pianificazione di tutti gli interventi di riqualificazione previsti. Sarà consentito l’avvio di attività private, purché siano coerenti con le finalità complessive e non si estendano a una superficie superiore al 30% di quella totale dell’immobile. Nel caso in cui i progetti coinvolgano aree ricomprese dal Pgt vigente nel “Verde Urbano di nuova previsione”, la proposta di manifestazione dovrà presentare anche interventi di riqualificazione e sistemazione a verde delle stesse; in generale, saranno valutate favorevolmente le proposte che conterranno la previsione di riqualificazione e sistemazione a verde delle aree ricomprese in tale ambito.

L’area messa a bando sarà affidata attraverso la cessione del diritto di superficie fino a un massimo di novant’anni e sarà possibile prevedere uno scomputo dal canone concessorio quantificabile sulla base degli interventi di valorizzazione degli immobili necessari e previsti dalla proposta progettuale selezionata. In base alle linee di indirizzo approvate dalla Giunta, potranno presentare proposte soggetti senza scopo di lucro, enti iscritti nel Registro del Terzo Settore, soggetti con scopo di lucro (società e imprese) che svolgano la propria attività in contesti Erp o in contesti periferici che realizzino a propria cura e spese interventi di recupero dell’immobile e società sportive dilettantistiche, associazioni sportive dilettantistiche, federazioni sportive, enti di promozione sportiva”.

1 thought on “Leoncavallo, De Corato: «Approvazione delle linee guida bando è un ennesimo sfregio a Milano»

  1. Questa gestione comunale è la prima ad incentivare certi farabutti a far partecipare a locazioni pubbliche e a fregarsene della legalità sull’utilizzo degli immobili comunali.Figuriamoci sulla gestione di immobili privati e di aree private….

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