Inizio scuola a Milano e nuove regole: pugno duro su condotta e cellulari

Milano

A Milano, la fine delle vacanze scolastiche si avvicina e con essa il ritorno a una routine fatta di penne, quaderni e libri. L’anno scolastico 2025/2026 prenderà il via con un pacchetto di nuove regole pensate per rafforzare la disciplina a scuola.

Quando inizia la scuola a Milano

A Milano, il calendario scolastico 2025/2026 stabilito dalla Regione Lombardia fissa l’inizio delle lezioni per le scuole dell’infanzia al 5 settembre. Per tutti gli altri studenti, le lezioni riprenderanno il 12 settembre. L’anno scolastico si concluderà l’8 giugno per la maggior parte delle scuole e il 30 giugno per quelle dell’infanzia.

Le nuove disposizioni

Gli studenti che torneranno in classe troveranno un pacchetto di riforme che incideranno su diversi aspetti della vita scolastica, modificando significativamente alcuni settori chiave: la condotta in classe, il divieto di utilizzo di cellulari e persino la denominazione dell’esame di fine ciclo. La prova per i ragazzi dell’ultimo anno non sarà più chiamata “Esame di Stato”, ma tornerà alla sua denominazione storica di “Maturità”.

Condotta in classe

Sono due le novità principali che riguardano il comportamento degli studenti. La prima e più significativa è che la valutazione di 5 in condotta comporterà l’automatica bocciatura. Se la valutazione sarà 6, l’ammissione all’anno successivo sarà vincolata alla presentazione di un elaborato specifico, richiesto dalla scuola.

Sospensioni

Un’altra modifica riguarda le sospensioni. Dopo i primi due giorni di allontanamento, gli studenti sanzionati dovranno essere coinvolti in attività di volontariato o in percorsi formativi in collaborazione con enti del terzo settore.

Tutela personale scolastico

Infine, sono state introdotte misure più severe per la tutela del personale scolastico. Le pene per chi si rende protagonista di atti di violenza nei confronti di insegnanti e personale non docente sono state inasprite. In particolare, se l’aggressore è un genitore, è previsto l’arresto in flagranza, anche nei casi di quasi flagranza.

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