Mito Settembre Musica 2025

Cultura e spettacolo

Nel fitto calendario di MITO Settembre Musica 2025, accanto alle grandi orchestre e alle celebrazioni del Novecento, emerge con forza un filo che attraversa l’intera programmazione: quello delle nuove generazioni.

Il festival non si limita a ricordare i giganti della storia, ma offre spazio e visibilità ai musicisti che ne raccoglieranno l’eredità.

I nuovi talenti: il Premio Mormone

Un segnale preciso arriva dal Premio Internazionale Antonio Mormone, un’importante vetrina per i giovani musicisti in Europa. Quest’anno il festival accoglie due interpreti che rappresentano due momenti di questa storia recente: la violinista Hawijch Elders, vincitrice dell’edizione 2025, e la pianista Ying Li, premiata nel 2021. Saranno loro a condividere il palco a Milano, nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Maria Rossa in Crescenzago, e a Torino, al Teatro Vittoria. I loro recital raccontano un percorso di dedizione e studio, ma anche la freschezza di chi si affaccia alla carriera internazionale portando con sé una curiosità nuova verso il repertorio. In loro si legge il dialogo vivo tra la tradizione più esigente e il desiderio di rinnovarla.

Milano Mito d’Europa

MITO SettembreMusica 2025 dedica attenzione sia ai giovani talenti musicali che ai giovanissimi appassionati di musica con un ciclo di appuntamenti a Milano dal titolo “Milano Mito d’Europa“. In programma dall’8 al 18 settembre (escluso il 14) alle ore 13 nella Sala Piccola del Teatro Dal Verme, offrirà una “storia tascabile” del concerto per pianoforte e orchestra.

Due interpreti, entrambi alla tastiera, si alterneranno nell’esecuzione di concerti iconici, spaziando dalle forme classiche di Haydn e Beethoven alle atmosfere del primo Novecento di Rachmaninov e Prokof’ev. Protagonisti saranno giovani pianisti, allievi di Davide Cabassi, che si stanno affermando per bravura e carisma nel panorama concertistico attuale.

Una generazione che costruisce il domani

Dai premi internazionali ai progetti educativi, dalle nuove commissioni al repertorio storico, i giovani interpreti sono anch’essi protagonisti di Mito 2025 arricchendo con le loro peculiarità la trama che intreccia i temi del festival. Ascoltarli significa guardare la tradizione con occhi diversi, scoprire come una forma antica possa ancora essere viva, come una pagina del Novecento possa parlare a chi la affronta per la prima volta.

E, ascoltandoli, si capisce che il futuro della musica è già qui.

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