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Urbanistica: anche Sala indagato, intercettazioni e “PGT ombra” al centro delle accuse

Milano

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, risulta tra i 21 indagati nella vasta inchiesta sull’urbanistica che sta scuotendo Palazzo Marino. L’indagine, che ha già portato a sei richieste di arresti, ipotizza l’esistenza di un “sistema parallelo” per la gestione delle pratiche edilizie, basato su favori e pressioni. “Allucinante saperlo dai giornali”, ha dichiarato Sala, che respinge ogni accusa.

L’inchiesta parla di un sistema di corruzione nella gestione urbanistica, con varianti ai piani regolatori , per favorire imprese immobiliari, che venivano camuffate da interessi pubblici.

Le Accuse nei Confronti del Sindaco

I reati ipotizzati includono corruzione, falso e induzione indebita, legati alla gestione degli appalti di rigenerazione urbana. La Procura lo accusa di aver attestato l’assenza di conflitti d’interesse nella nomina di Giuseppe Marinoni a presidente della Commissione Paesaggio, pur essendone invece a conoscenza. Il secondo capo d’accusa riguarda ipotetiche pressioni per ottenere un parere favorevole condizionato al progetto “Pirellino”, in collaborazione con l’allora assessore Giancarlo Tancredi e l’architetto Stefano Boeri. Secondo gli inquirenti Sala, in perfetta sintonia con i vertici dell’operazione, avrebbe fornito copertura istituzionale all’intervento.

La Replica di Beppe Sala

Il sindaco ha dichiarato di aver appreso dell’indagine dai giornali e ha negato ogni coinvolgimento: “Non ho mai avuto il numero di Marinoni”, e ha aggiunto che l’Amministrazione comunale “non si riconosce nella lettura che viene data della vicenda”. Riguardo al progetto Pirellino, ha sottolineato che “l’abbiamo venduto nel 2019 e siamo ancora fermi. Sono passati sei anni e i lavori non sono mai partiti. Altro che induzione, è stata una continua discussione perché non abbiamo mai trovato un accordo su quello che potevano fare”. Sala ha anche precisato che la Commissione Paesaggio è gestita da una struttura autonoma del Comune e che il rapporto tra sindaco e commissione è “praticamente nullo”.

Il “PGT Ombra” e le Intercettazioni

L’inchiesta rivela l’esistenza di un presunto “PGT ombra”, un piano alternativo al Piano di Governo del Territorio ufficiale, utilizzato per facilitare l’approvazione di progetti immobiliari. Messaggi e chat tra gli indagati, come quello di Marinoni che scrive: “Stiamo attuando un Pgt ombra e con alte parcelle”, o quello di Tancredi che afferma: “Avremo lavori per il prossimo lustro”, suggeriscono un asservimento sistemico dell’amministrazione a interessi privati.

Il Caso “Pirellino”

Il progetto della “Torre Botanica”, nell’area del “Pirellino” (ex sede dei Servizi Tecnici Comunali), è emblematico. Inizialmente bocciato dalla Commissione Paesaggio, avrebbe ottenuto un parere favorevole condizionato dopo un messaggio WhatsApp di Boeri a Sala. Il messaggio, dai toni “risoluti e di comando”, e successive comunicazioni evidenzierebbero il coinvolgimento del sindaco. La Procura interpreta questa sequenza come prova di pressioni politiche coordinate.

I Protagonisti dell’Inchiesta e le Reazioni Politiche

Tra gli indagati figurano figure chiave come l’assessore Giancarlo Tancredi, il presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, l’architetto Stefano Boeri, e l’imprenditore Manfredi Catella (CEO di Coima). Le accuse vanno dalla corruzione al falso e all’induzione indebita.

La notizia dell’indagine ha scatenato un acceso dibattito politico. Il centrodestra ha chiesto le dimissioni del sindaco, mentre il Partito Democratico e i suoi sostenitori difendono l’operato di Sala, invitando ad attendere gli sviluppi giudiziari. Gli interrogatori sono fissati per il 23 luglio, data in cui il Giudice per le indagini preliminari deciderà sulle richieste di misure cautelari.

1 thought on “Urbanistica: anche Sala indagato, intercettazioni e “PGT ombra” al centro delle accuse

  1. Finalmente!
    Ma sono tante gli argomenti da approfondire, compresa l’iniziativa che aveva di dismettere il patrimonio di edilizia popolare in favore di società private, che casualmente hanno interessi comuni con questo faccendiere, in particolare le case comunali nelle zone centrali e semi centrali della città.

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