Dal 19 luglio al 7 settembre 2025 la linea verde della metropolitana milanese sarà interrotta tra le stazioni di Cadorna e Garibaldi, per lavori di sostituzione dei binari. Nessun bus sostitutivo collegherà la tratta chiusa. Perché? Secondo Atm e l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, sarebbe inutile e inefficiente. Meglio il tram.
A spiegare le ragioni è stata la stessa Censi durante il Consiglio comunale del 30 giugno, rispondendo a un’interrogazione di Daniele Nahum (Azione). L’assessora ha letto una relazione tecnica firmata Atm: “L’obiettivo fondamentale è ridurre i tempi e i disagi dei cittadini. Un bus tra Cadorna e Garibaldi non sarebbe funzionale a questo obiettivo”.
L’interruzione riguarda un tratto centrale della linea M2, ma solo due stazioni – Lanza e Moscova – non saranno raggiungibili con altri tratti della metropolitana. Chi si troverà già in metro potrà sfruttare gli interscambi: da Cadorna prendere la M1 fino a Loreto e da lì la M2; oppure cambiare a Duomo con la M3 per arrivare a Centrale, dove la verde riprende.
Perché non il bus? Atm ha fatto i conti: un servizio su gomma tra Cadorna e Garibaldi richiederebbe almeno 22 minuti, senza contare le attese e i tempi di accesso ai mezzanini. Troppo, soprattutto considerando l’“ormai cronica carenza di personale” e la capacità di trasporto nettamente inferiore rispetto ai treni metro. Il rischio? Mezzi sovraffollati e rallentamenti generalizzati.
La soluzione consigliata? I tram. La tratta Cadorna–Garibaldi è già coperta da linee come la 2 (che arriva fino a Monumentale, dove passa la M5), la 4, la 14 e la 16. Secondo Atm, questi collegamenti di superficie sono “più adeguati” sotto ogni profilo: attese, capienza, frequenza, e sostenibilità operativa.
L’invito implicito dell’amministrazione? Armarsi di pazienza e, per l’estate, attaccarsi al tram.

Giornalista pubblicista, opera da molti anni nel settore della compliance aziendale, del marketing e della comunicazione.