Bertolaso puntualizza: “Non ho alcun interesse e non do attenzione ai gossip della stampa. Molto modestamente, ho lavorato con undici presidenti del Consiglio e con due Presidenti della Repubblica.
Il dibattito e il dialogo con tutti i vari rappresentanti istituzionali e politici c’è sempre stato, ci mancherebbe altro” e “scontri non mi pare di ricordarne, né con i colleghi dell’attuale maggioranza né con i miei interlocutori passati”: così l’assessore al Welfare Guido Bertolaso prendendo la parola in Consiglio regionale a seguito di un’informativa presentata dal capogruppo del M5s Nicola Di Marco che aveva chiesto all’assessore di riferire sul “caos che regna all’interno del servizio pubblico sanitario lombardo“, sui “dissidi nella maggioranza” – specie con FdI – e sulla dichiarazione ‘chi non è capace è meglio che vada a vendere le mozzarelle‘, che Bertolaso avrebbe fatto nel corso di una riunione con i direttori generali delle strutture sanitarie.
Dopo l’informativa Di Marco ha anche consegnato ironicamente delle mozzarelle a Bertolaso. “Io do il massimo giorno e notte – ha proseguito l’assessore nella sua risposta – e pretendo che i direttori generali facciano lo stesso, anche meglio. Mi spiace deludere chi si aspettava polemiche o critiche, voi avete anche strumentalizzato le mie parole sull’anarchia nelle strutture sanitarie, è passato tanto tempo ed è chiaro che la situazione stia cambiando in meglio”, ha proseguito l’assessore.
“I rapporti nella maggioranza – ha sottolineato – sono assolutamente ottimali ed eccellenti” e “nei prossimi giorni ci sarà un’altra tornata di nomine e vedrete che non ci sarà la minima polemica sebbene i direttori saranno scelti sulla base del merito”.
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