Caso Ramy, De Corato: “Giusto che i 2 CC., già assolti da perizia procura, si costituiscano parte civile. Ora Sala & c. chiedano scusa”

Milano

«Hanno fatto bene i due Carabinieri coinvolti nel caso Ramy a chiedere di costituirsi come parti civili al processo del prossimo 26 Giugno soprattutto dopo che la perizia fatta fare dalla Procura di Milano, li ha scagionati totalmente. Io sin dai primi giorni dopo l’accaduto, mi schierai senza se e senza ma dalla parte dell’Arma e, i primi giorno dell’anno (4 gennaio 2025, ndr) mi recai personalmente al Comando Provinciale di via Moscova dove portai la mia solidarietà al Colonnello Infante e a tutti i Carabinieri presenti in quel momento.

Vorrei ricordare, che la stessa perizia, aveva scagionato i due rappresentanti dell’Arma e aveva definito corretto “il comportamento del carabiniere alla guida dell’ultima macchina inseguitrice e ha attribuito tutta la responsabilità dell’incidente al 22enne amico di Ramy”. Proprio quest’ultimo, lo sottolineo, secondo i Pm era alla guida dello scooter senza patente e dopo aver assunto sostanze stupefacenti di cui, già qualche anno prima, era stato fermato e condannato per detenzione di sostanze ai fini di spaccio.

Adesso, però, i vari Sala, Majorino e Rozza, che sin da subito avevano condannato i due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri definendo il loro un atteggiamento non corretto che aveva causato la morte del giovane Ramy, dovrebbero quantomeno scusarsi e fare ‘mea culpa’»

Così il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato.

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