Ancora un atto di profanazione a Milano, dove la Madonnina votiva di Musocco, nel piazzale del Cimitero Maggiore, è stata di nuovo vandalizzata, imbrattata di vernice e coperta di bestemmie. Questo ennesimo attacco, che segue una storia di precedenti oltraggi come la decapitazione e il furto, ha riacceso l’indignazione e il dolore nella comunità locale.
La Madonnina dai primi del ‘900 è un punto di riferimento spirituale e storico per gli abitanti del quartiere, un luogo di preghiera quotidiana e di memoria, specialmente per coloro che durante le guerre chiedevano protezione per i propri cari. Gli atti di vilipendio sono iniziati dieci anni fa, con la statua ricoperta di vernice rossa durante un evento “anticlericale”. Cinque anni fa, l’episodio più grave: la Madonnina fu decapitata, e solo grazie a una colletta dei residenti fu possibile ripristinarla. L’estate scorsa, un altro gesto inquietante: mutandine di pizzo nere furono posizionate davanti all’immagine sacra.
I sospetti della comunità si concentrano su un centro sociale vicino, accusato di promuovere comportamenti incivili e potenzialmente responsabili di questi atti sacrileghi. Testimonianze di un furgone bianco e due uomini alti con spray in mano la notte dell’ultimo oltraggio hanno alimentato le speculazioni. Il fatto che il nome della Vergine sia stato scritto come “madunna” con una “u” al posto della “o” suggerisce una possibile origine straniera dei vandali, anche se le indagini restano aperte.
Padre Umberto e Don Stefano Pessina, voci autorevoli della comunità religiosa, condannano senza mezzi termini questi gesti. “Atto sacrilego, si rispettino i sentimenti,” afferma Padre Umberto. Don Stefano Pessina definisce l’accaduto un “chiaro atto di vilipendio commesso da vandali ignoranti,” evidenziando la frustrazione di non poter sporgere denuncia data la mancanza di chiara proprietà della cappelletta.
La politica si mobilita. Sabrina Geraci, capogruppo della Lega nel Municipio 8, esprime la sua indignazione per la “indecente mancanza di rispetto per la fede” e annuncia una mozione per l’installazione di telecamere di sicurezza. L’obiettivo è proteggere questo “simbolo sacro così caro a molti” e garantire che gli autori di tali atti vandalici siano identificati e perseguiti, restituendo pace alla Madonnina di Musocco.
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