Area B: MoVe-In si estende anche a moto e motorini, Lega “Questa misura non risolve il problema

Milano

Dal 1° ottobre 2025, anche moto e motorini soggetti a divieto di circolazione in Area B a Milano potranno aderire al sistema MoVe-In. Questo permetterà loro di percorrere un certo numero di chilometri annuali, calcolato in base alle emissioni del veicolo. Saranno esclusi da questa possibilità i veicoli a due ruote Euro 0 e 1 a due tempi, per i quali vige un divieto di circolazione permanente in tutta la Lombardia.

Le limitazioni in Area B saranno progressivamente estese:

  • Dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2030: i divieti riguarderanno le moto a due tempi superiori a Euro 1, quelle a quattro tempi fino all’Euro 3 e quelle diesel Euro 0, 1 e 2.
  • Dal 2028: l’ingresso in Area B sarà limitato per gli Euro 3 quattro tempi a benzina.
  • Dal 2030: le limitazioni si estenderanno agli Euro 4 due tempi a miscela, quattro tempi a benzina e a gasolio.

“La decisione di estendere MoVe-In anche alle moto è stata presa per equità” afferma il Comune ” dato che studi scientifici evidenziano come i motocicli, anche più recenti, possano avere emissioni paragonabili o superiori a quelle delle auto con classi Euro meno recenti. Il chilometraggio assegnato sarà monitorato 24 ore su 24, non solo nei giorni di attivazione del provvedimento. Queste limitazioni sono in linea con le normative europee e le politiche adottate da altre grandi città come Londra, Parigi, Madrid e Amsterdam, che hanno introdotto divieti di circolazione per i veicoli a due ruote più inquinanti.


La replica della Lega: “MoVe-In non risolve il problema, la sinistra aumenta traffico e smog”

La Lega di Milano ha duramente criticato la decisione del Comune di estendere il servizio MoVe-In ai motocicli, definendola “sconcertante” e non risolutiva per i circa 75.000 motociclisti che dal 1° ottobre 2025 saranno soggetti al blocco della circolazione in Area B.

Samuele Piscina (Consigliere comunale di Milano e Capogruppo in Città Metropolitana per la Lega) e Silvia Sardone (Vicesegretario Federale Lega ed Europarlamentare) hanno espresso preoccupazione che le limitazioni imposte dall’amministrazione Sala alle moto a due tempi superiori a Euro 1, a quelle a quattro tempi fino all’Euro 3 e a quelle diesel Euro 0, 1 e 2, causeranno un aumento del traffico e dell’inquinamento. I motociclisti saranno costretti a utilizzare più spesso l’automobile, vanificando gli sforzi per la riduzione del traffico e dello smog.

Gli esponenti leghisti si sono detti in attesa dei limiti chilometrici specifici, temendo una “vera e propria mazzata” per i cittadini. Hanno inoltre accusato la giunta di sinistra di discriminare le fasce meno abbienti e gli appassionati di mezzi storici, costringendoli a sostituire il proprio veicolo senza le necessarie risorse economiche. Questa politica fallimentare sulla mobilità, sostengono Piscina e Sardone,  porterà a un peggioramento della qualità dell’aria e della vita dei milanesi.

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