Milano tra luci e ombre: l’indagine 2025 rivela le disuguaglianze generazionali

Milano

Milano, la capitale economica d’Italia, offre davvero le stesse opportunità a tutti i suoi residenti? L’indagine annuale del Sole 24 Ore, pubblicata ieri, lunedì 26 maggio e presentata domenica 25 maggio al Festival dell’Economia di Trento, getta luce sulla qualità della vita per bambini, anziani e giovani in 107 capoluoghi italiani, rivelando significative disparità anche all’interno della metropoli.

I vertici della classifica nazionale

A livello nazionale, la qualità della vita degli over 65 vede Bolzano al primo posto, seguita da Treviso e Trento. Per i giovani (18-35 anni), Gorizia si conferma leader, con Bolzano, Cuneo e Trieste a seguire. Nel campo del benessere dei bambini, Lecco, Siena e Aosta costituiscono il podio.

La realtà di Milano: un quadro a contrasto

Milano si posiziona al 18° posto per i bambini, un dato non eccezionale che nasconde criticità come la mancanza di spazio abitativo (100esima in Italia con soli 56,6 mq per residente), nonostante una buona incidenza della spesa scolastica.

È per i giovani che Milano mostra le sue maggiori debolezze, scivolando al 101° posto (peggio solo Roma, 107esima). Il caro-affitti che incide pesantemente sul reddito, gli incidenti notturni e una diffusa insicurezza percepita (il 42% ha paura a camminare da solo al buio) disegnano un quadro preoccupante. Eppure, la città si distingue per la percentuale di laureati (42,6% tra i 25-39 anni) e per le opportunità di conversione dei contratti a termine.

Gli anziani a Milano godono di una condizione relativamente migliore, classificandosi al 34° posto. La città eccelle per l’importo medio delle pensioni (1.891,5 euro netti, il più alto d’Italia) e una buona speranza di vita a 65 anni (8° posto), pur presentando margini di miglioramento in termini di solitudine e assistenza infermieristica.

I criteri dell’indagine

L’analisi si basa su parametri statistici affidabili forniti da fonti certificate come Istat e Infocamere. Tra le novità di quest’anno, l’introduzione di indicatori sulla qualità delle reti familiari, sulla sicurezza percepita (dove Milano è ultima per la paura di camminare la sera al buio), sugli incidenti stradali notturni e sul consumo di farmaci contro l’obesità tra gli anziani, offre una visione ancora più completa del benessere nelle città italiane.

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