MILANO, UN VIAGGIO DA FARE 2025: A PALAZZO MORANDO DAL 15 MAGGIO AL 15 GIUGNO IN MOSTRA I GRANDI MAESTRI DELL’ARTE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, REGIONE DI FRONTIERA. PER 30 GIORNI PALAZZO MORANDO OSPITA OPERE DI ARTISTI DI RIFERIMENTO DEL NOVECENTO ITALIANO: DA AFRO A MUŠIČ, DA CRALI A MASCHERINI E ZIGAINA, DA SPACAL A PIZZINATO, SPAZZAPAN, FINI, REINA, GROM. IN ESPOSIZIONE ANCHE L’AUTORITRATTO DEL FILOSOFO E POETA CARLO MICHELSTAEDTER. VERNICE MERCOLEDÌ 14 MAGGIO, ORE 17.30
Un viaggio da fare: per conoscere la cultura legata al confine e farne prezioso valore aggiunto, anche nell’arte. Dopo la vetrina letteraria organizzata lo scorso febbraio nelle Librerie Mondadori Duomo e Bocca, riparte il filo rosso fra Milano e la regione dell’estremo nord-est d’Italia, il Friuli Venezia Giulia, che per 30 giorni apre le porte di Palazzo Morando nel cuore della città e invita il pubblico a scoprire i grandi Maestri dell’arte di un’area di frontiera, proprio nel 2025 che segna la prima Capitale europea della cultura #borderless fra Nova Gorica e Gorizia.

Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità sarà visitabile dal 15 maggio al 15 giugno, con un suggestivo percorso espositivo allestito negli spazi del Palazzo, costellato di opere di artisti di riferimento dell’arte moderna e contemporanea: come Afro, Zoran Mušič, Tullio Crali, Marcello Mascherini, Giuseppe Zigaina, Lojze Spacal, Armando Pizzinato, Luigi Spazzapan, Leonor Fini, Miela Reina, Bogdan Grom. Accanto ai Maestri, la mostra ospiterà anche una selezione di opere di artisti contemporanei riuniti nel Progetto Together, l’autoritratto del filosofo Carlo Michelstaedter insieme a una evocativa selezione delle sue parole. Promossa dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, l’iniziativa è organizzata per la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, a cura di Lorenzo Michelli, con l’apporto organizzativo di Fondazione Pordenonelegge.it L’evento inaugurale è in programma mercoledì 14 maggio alle 17.30 e il percorso espositivo sarà visitabile fino al 15 giugno, da martedì a domenica in orario 10/17.30, con ingresso libero e gratuito. Info, e prenotazioni per gli eventi collaterali: https://eventi.regione.fvg.it/Eventi/dettaglioEvento.asp?evento=25201
«E’ un viaggio, quello che vi invitiamo a fare, nel tempo e nello spazio illimitato dell’arte della nostra regione di confine. Un viaggio che porta il Friuli Venezia Giulia a Milano e il pubblico in un altrove in cui si incrociano diverse culture, esperienze e influenze artistiche di una cultura di frontiera – – spiega il Vicepresidente e assessore alla Cultura e Sport della regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Attraverso le opere di grandi maestri come Afro, Mušič, Crali e molti altri, ci immergiamo in un dialogo tra passato e presente, tra tradizione e innovazione e siamo invitati ad attraversare i confini non solo geografici, ma anche quelli dell’immaginazione, stimolando una nuova consapevolezza del valore del territorio e della sua capacità di generare bellezza e confronto. Grazie anche agli eventi collaterali e alla complessità delle iniziative culturali che accompagneranno questa esperienza, il viaggio che vi proponiamo sarà ancora più ricco e coinvolgente». «Dove siete, dove siamo diretti? Sempre verso l’arte. La domanda e la risposta attraverso l’esperienza di questa mostra attestano che non siamo noi a vedere un’opera d’arte, ma è l’opera a rovesciare la prospettiva e indicare che viaggio fare – spiega il direttore artistico del progetto Un viaggio da fare, Massimiliano Finazzer Flory – Possiamo così attraversare i confini dei generi e scoprire che vi sono dei luoghi come il Friuli Venezia Giulia, sempre radicalmente diversi e capaci di incantarci, sempre sorprendentemente familiari nella loro accoglienza. Perché non c’è viaggio senza l’esperienza dell’attraversamento della frontiera, della bellezza … ». «Fulcro della mostra Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità sarà il processo di ricerca artistica in Friuli-Venezia Giulia – osserva il curatore del percorso espositivo Lorenzo Michelli – con attenzione alla sua evoluzione creativa dal Novecento alla contemporaneità, attraverso una selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche e private: vere e proprie “finestre sul mondo”, strettamente legate, nel loro concepimento, a un paesaggio culturale eccezionalmente ricco di relazioni. Dalle avanguardie storiche dei dinamismi futuristi agli espressionismi mitteleuropei, dai ritorni all’ordine e alla classicità degli anni ’30, al lirismo rappresentativo, dalla pittura quale strumento di conoscenza fino alle neoavanguardie degli anni ’70 e all’arte contemporanea». Un viaggio da fare, per un mese a Palazzo Morando, metterà in relazione grandi autori e artisti della più stretta attualità attraverso un allestimento strutturato su dualità e confronti, alla ricerca di nessi e interrogativi correlati a un territorio di frontiera: un’area, quindi, caratterizzata dal confine quale elemento generativo di peculiari forme stilistiche. Una mostra come ideale passe-partout per aprirsi al paesaggio culturale del Friuli-Venezia Giulia e avviare un viaggio che si contamina dei tanti “altrove”, da un capo all’altro della frontiera.
UN VIAGGIO DA FARE: IL PERCORSO ESPOSITIVO A PALAZZO MORANDO
Il percorso espositivo è anticipato dall’esposizione dell’opera di Marcello Mascherini L’estate del ’36, del Museo Revoltella di Trieste (visibile dall’esterno di Palazzo Morando in via Sant’Andrea) che, per tutta la durata della mostra, richiamerà l’attenzione dei visitatori attraendoli all’interno. “S’era d’estate ed io vivevo sulla spiaggia: vedevo giovani immergersi nel mare… Scelsi una di quelle donne che si bagnavano a modello per la mia statua”, così l’autore nelle memorie conservate nell’ Archivio Mascherini (1941).
La carrellata interna inizia con Luigi Spazzapan e il collegamento con l’Esposizione Internazionale di Arti decorative e industriali moderne di Parigi del ’25, quella del Déco, espressività artistica intorno alla quale ruota la grande mostra attualmente aperta a Milano a Palazzo Reale, Art Déco, il trionfo della modernità. Esattamente cent’anni fa, Spazzapan ricevette la Medaglia d’argento per il bozzetto da cui è tratto il grande arazzo presente in mostra (Pittura murale da Luigi Spazzapan (1925) , Tessitura: Arazzeria Scassa, 135×180 cm Pordenone, collezione del Centro Culturale Casa Antonio Zanussi, Pordenone). Sono esposti anche un arazzo di Luigi Spacal e uno di Bogdan Grom (Carnevale – KarnevalArazzo, 1979, collezioni ERPAC – FVG), artisti di confine che si cimentarono con le arti applicate nel generale rinnovamento estetico e stilistico del secolo breve.
L’avanguardia futurista è rappresentata dall’opera di grandi dimensioni di Tullio Crali Prima che si apra il paracadute del 1939 (Casa Cavazzini, Udine), recentemente esposta a Roma alla Galleria Nazionale d’Arte moderna e Contemporanea nel Il tempo del Futurismo.
Importanti protagonisti dell’arte italiana come Afro Basaldella, Armando Pizzinato, Giuseppe Zigaina sono presenti. Il primo con due grafiche di notevoli dimensioni: Grande grigio (carta/acquaforte, acquatinta, 1974) e Controcanto (carta/acquaforte, acquatinta, 1974, Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan, Gradisca d’Isonzo), il secondo con l’olio Figure di Palazzo Ricchieri di Pordenone, città Capitale italiana della Cultura 2027. E il terzo con un eccezionale ed intenso olio: Dal colle di Redipuglia: un radioso mattino (1973, olio su tela, 200×150 cm) dono dell’artista al Civico Museo Revoltella di Trieste). Del grande protagonista dell’arte internazionale del ‘900 quale fu Anton Zoran Mušič è esposta l’opera Paesaggio roccioso del 1979 (Pinacoteca Palazzo Attems Petzenstein, Gorizia – ERPAC Gorizia). Chiudono questa rapida carrellata due grandi interpreti femminili quali furono Leonor Fini con Ritratto di donna del 1953 delle collezioni dell’Università di Trieste, celebrata nella mostra Io sono Leonor Fini, ora aperta a Palazzo Reale e Miela Reina, a detta di Gillo Dorfles “(…) la sola artista dell’area giuliana ad aver creato, nella breve stagione che va dagli anni Sessanta ai Settanta un’opera non solo degna di essere ricordata e studiata, ma degna di essere considerata come una solitaria e inimitabile avventura della fantasia”»
La mostra allestita a Palazzo Morando pone in relazione le opere di questi grandi autori del ‘900, assicurate alle più importanti istituzioni museali del Friuli Venezia Giulia, alla ricerca artistica contemporanea con una selezione di opere di Marina Ferretti, Giulia Iacolutti, Francesca Piovesan, Anna Pontel, Banafsheh Rahmani legate al progetto di valorizzazione del sistema dell’arte regionale Together (www.together-erpac.it), promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia. Fanno da contrappunto alla visita un autoritratto di Carlo Michelstaedter proveniente dalla Biblioteca Statale Isontina e una selezione delle sue parole, curata da Massimiliano Finazzer Flory, che innesca ulteriori echi e rimandi tra le diverse arti, intensificandone le relazioni estetiche.
UN VIAGGIO DA FARE: EVENTI COLLATERALI A PALAZZO MORANDO
E insieme alla mostra, Palazzo Morando ospiterà un cartellone di eventi direttamente aperti al pubblico, che potrà assistere gratuitamente con prenotazione obbligatoria alla mail alessia.tartaglione@regione.fvg.it. A conclusione di ogni evento il viaggio proseguirà nel segno dei sapori targati Friuli Venezia Giulia.
Sarà l’occasione per partecipare a focus specifici che ci proietteranno nell’arte di molti Maestri rappresentati nel percorso espositivo, ma anche per addentrarsi in altre espressioni artistiche, come il cinema. Fra gli “ambasciatori” dell’arte di confine a Palazzo Morando spicca infatti uno dei cineasti più noti e amati del nostro tempo, il regista Gabriele Salvatores, che sarà protagonista dell’evento in programma giovedì 29 maggio alle 11 la conferenza stampa del progetto “Corti senza confine”, organizzato in occasione di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Verranno per la prima volta presentati alla stampa, alla presenza del presidente di Giuria Gabriele Salvatores, i cortometraggi vincitori del contest riuniti in un traller. Interverrà nell’occasione il direttore artistico del progetto Un viaggio da fare, Massimiliano Finazzer Flory. Sempre sul piano cinematografico, evento di finissage della mostra sarà, il 15 giugno, l’incontro di presentazione del film dedicato al filosofo e poeta Carlo Michestaedter, Nel tuo occhio, scritto e diretto da Massimiliano Finazzer Flory.
Ulteriori eventi saranno dedicati il 23 maggio a “Luigi Spazzapan, dall’Expo di Parigi del ’25 al Museo”, con relazione di Martina Corgnati, vicedirettore delegato Accademia di Brera, introdotta da Lorenzo Michelli, curatore Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo. E all’artista Zoran Mušič, il 6 giugno alle 18.30: per raccontare la mostra “Zoran Music. La Stanza di Zurigo, le opere e l’atelier”, in fase di inaugurazione il prossimo 25 maggio a Gorizia, Palazzo Attems. Interverranno la curatrice Daniela Ferretti e inoltre Paola Simonetta Cadorin, prestatrice e autrice, e Raffaella Sgubin, direttrice del Servizio ricerca, musei e archivi storici di ERPAC Friuli Venezia Giulia.
In tema musicale il 20 maggio è in programma l’intervento dedicato al compositore goriziano Fausto Romitelli, affidato all’accademico Alessandro Arbo dell’Università di Strasburgo. All’incontro parteciperà anche il compositore Filippo Del Corno. E giovedì primo giugno nell’Auditorium di Palazzo Morando, il concerto che vedrà protagonista la Nuova Orchestra Ferruccio Busoni di Trieste, nei 60 anni dalla sua fondazione, insieme al primo violino di spalla del Teatro alla Scala di Milano, Laura Marzadori, con un repertorio di brani in “dialogo” con le opere d’arte esposte nella sala attigua.
PALAZZO MORANDO, NEL CUORE DI MILANO.
Posizionato in Via Sant’Andrea nel centro storico più vivo di Milano, il quadrilatero delle maggiori maison della moda, Palazzo Morando incarna pienamente lo stile settecentesco e il gusto delle famiglie nobili che vi abitarono, che lo trasformarono lungo i secoli in uno dei più bei palazzi della città. con i suoi eleganti portici, i soffitti affrescati e gli interni sontuosi. Agli inizi del Novecento fu donato al Comune di Milano da Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini, contessa e letterata. Oggi il museo vive di duplice personalità: da un lato la Pinacoteca, una galleria di vedute milanesi e di opere che raccontano l’evoluzione urbanistica e sociale di Milano tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XX secolo; dall’altro, un percorso suggestivo attraverso le sale nobiliari che testimoniano con i loro arredi il gusto settecentesco. Nel 2010, con la costituzione di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, il museo è diventato anche sede di esposizione della civica collezione di abiti e accessori dal XVII al XXI secolo, esposta a rotazione in un’area appositamente dedicata al costume e alla moda.
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