Buongiorno e buona domenica ai lettori, a grandi passi si avvicina la conclusione della corsa in serie A, e nulla è ancora scontato in cima alla classifica, se non per i primi due posti in cui si sono ormai piazzati Napoli e Inter. Da decidere in queste ultime 3 giornate, soltanto chi porterà il tricolore sul petto nella stagione a venire, e chi si accontenterà della piazza d’onore. Ma a prescindere da quelli che saranno gli esiti del campionato, è l’Inter ad essere ormai salita sulla cima d’Europa a sfidare l’altra finalista a Monaco, il 31 maggio. La memorabile battaglia si è conclusa gloriosamente quanto incredibilmente martedì sera, a S.Siro, dove quasi 80mila spettatori hanno assistito ad una delle più spettacolari e appassionanti partite della Champions League, con i nerazzurri capaci di un’impresa epica al termine della quale battevano in un finale thrilling il Barcellona (4-3), e scrivevano una pagina indimenticabile di storia del club milanese.
Il campionato, nel frattempo, riapre i giochi nella 36a giornata con l’anticipo di venerdì tra Milan e Bologna, con i rossoneri che si aggiudicano il primo round battendo i rossoblu, di Italiano, in attesa della rivincita che li aspetta tra pochi giorni nella finale di coppa Italia all’Olimpico.
Milan-Bologna 3-1
Ancora una rimonta per il Milan, che sembra posseduto da una strana sindrome masochista nel susseguirsi di partite che lo vede costretto a inseguire e raggiungere, per superare alla fine, gli avversari che inizialmente sembrano prendersi gioco della psicosi rossonera. E’ durata infatti un’ora abbondante l’apnea milanista, con il Bologna che dopo aver chiuso sullo 0-0 il primo tempo, passa in vantaggio con il solito Orsolini, autore di un altro gran gol.
Serve dunque, nuovamente, una secchiata d’acqua gelida per svegliare il Diavolo e costringerlo a giocare. Dormiente per un tempo intero, il Milan si sveglia solo dopo il ceffone del numero 7 bolognese, che fa 13 in campionato e continua a mandare segnali inequivocabili a Spalletti in ottica nazionale per l’estate. Poco dopo l’ora di gioco, Conceicao, costretto a rinunciare a Tomori dopo pochi minuti stordito da un colpo alla testa, rivoluziona la squadra con tre cambi. Walker serra i ranghi in difesa mentre Gimenez e Chukwueze, entrato molto bene, rivitalizzano l’attacco. Il messicano trova il gol al 73′ su assist di Pulisic, che segna il gol del 2-1 inserendosi al momento giusto dopo un’azione insistita di Joao Felix. Il Bologna smette di giocare stordito dalla rimonta rossonera. In pieno recupero, Gimenez trova la prima doppietta al Milan e certifica il 3-1 finale. E adesso, spazio alla Coppa Italia con le due squadre che si ritroveranno a Roma mercoledì sera.
Como-Cagliari 3-1
Il Como ci ha preso decisamente gusto, e non molla la presa nemmeno dopo la certezza di non correre alcun rischio in zona retrocessione. In una delle stagioni più impressionanti da parte di una neopromossa in serie A, i comaschi sconfiggono anche il Cagliari e ora sognano di terminare la stagione nella metà alta della classifica.
Eppure la partita, divertente e combattuta, l’aveva aperta il Cagliari: contropiede devastante aperto da Luvumbo e chiuso da Adopo, che aveva portato i suoi in vantaggio complice la papera di Reina. Sembrava reggere la squadra ospite, che, fino al 30′ minuto, guidava la gara meritatamente. Poi sono uscite la leadership di Fabregas, e, soprattutto, la cifra tecnica e tattica della squadra di casa. La pareggia il Como con una preziosa giocata preparata, convertita da Caqueret, che batte Caprile con un tocco sotto dolcissimo. Ribalta la partita il guizzo di Strefezza, un destro a giro bellissimo, in chiusura di primo tempo. E poi, in una seconda frazione in cui, nuovamente, era il Cagliari a sembrare la squadra migliore in campo, la mette in ghiaccio il subentrato Cutrone sull’ennesimo assist visionario di Nico Paz. Como saldo al decimo posto, Cagliari che attende le inseguitrici per sapere se può, nonostante la sconfitta, comunque celebrare la salvezza matematica, nel caso in cui Venezia ed Empoli non dovessero fare punti.
Lazio-Juventus 1-1
Matias Vecino si conferma, ancora una volta, uomo della provvidenza. Un tap-in all’ultimo minuto corona il forcing finale della Lazio e frena bruscamente il tentativo di allungo della Juventus, già pronta a sognare una fuga a +3 verso il quarto posto, e la qualificazione alla prossima Champions League.
Il pareggio lascia Lazio e Juventus abbracciate a quota 64, ma è il giusto risultato di una partita equilibrata, che si infiamma nell’ultima mezz’ora dopo un primo tempo molto tattico, nervoso e bloccato. Gli ospiti approcciano meglio la ripresa, trovando il momentaneo vantaggio con un colpo di testa di Kolo Muani su assist al bacio di McKennie, ma quando sembrano in grado di poter indirizzare e controllare il match, si ritrovano traditi da Kalulu, espulso per una sbracciata su Castellanos.
La Lazio, rianimata dagli ingressi di Lazzari, Vecino, Pedro e Dia, aumenta ritmo e pressione, e la Juventus alza una barricata che spinge Tudor a una rivoluzione totale nel finale, quando, alla disperata ricerca di chili e centimetri, sfodera Vlahovic e Gatti rimangiandosi le scelte precedenti di inserire Conceiçao e Adzic. Il muro bianconero scricchiola di fronte a un’ingenuità di Savona, che rischia di regalare un calcio di rigore all’89’ poi revocato la VAR, si incrina sotto la violenza del palo colto da Dia al terzo minuto di recupero, e crolla sul diabolico tap-in di Vecino con una manciata di secondi ancora sul cronometro.
Ora la volata al piazzamento Champions si fa ancora più fitta e caotica, in attesa del posticipo tra Atalanta e Roma che potrebbe proiettare i giallorossi nella zona dell’Europa che conta.
Empoli-Parma 2-1
L’Empoli spezza un digiuno di 5 mesi e torna a vincere in campionato. Nello scontro salvezza al Castellani, toscani in vantaggio all’11’ con un gran gol di Fazzini e ducali in 10, dal 31′, per il doppio giallo a Valenti. ll Parma però la riprende al 73′, col colpo di testa vincente di Djuric, ma alla fine, all’86’, arriva la magia di Anjorin: un destro a giro dai venti metri sotto l’incrocio dei pali che non lascia scampo a Suzuki. Finisce coi toscani che si rilanciano e salgono, almeno momentaneamente, al quartultimo posto a 28 punti, scavalcando in un sol colpo Venezia (26) e Lecce (27) e portandosi a -4 proprio dal Parma quintultimo.
A seguire questi anticipi, oggi altri 4 incontri a partire dalle 12,30: Udinese-Monza, poi H.Verona-Lecce, Torino-Inter e Napoli-Genoa. Le ultime due in particolare molto attese per il duello a distanza per lo scudetto, tra Napoli e Inter, che potrebbe lasciare le cose ancora come stanno, o in caso di passo falso di una delle due, dare una svolta forse definitiva alla classifica.
Buon pomeriggio a tutti e arrivederci!
