L’Ordine degli Avvocati lancia uno strumento inedito per segnalare l’operato di giudici e personale amministrativo, con l’obiettivo di rendere più efficiente la giustizia.
L’efficienza della giustizia milanese punta a un nuovo strumento di valutazione. L’Ordine degli Avvocati di Milano ha lanciato una piattaforma digitale inedita, pensata per raccogliere le segnalazioni degli avvocati relative all’operato dei magistrati e del personale amministrativo degli uffici giudiziari del capoluogo lombardo.
Questa iniziativa, che affonda le radici nel percorso avviato dalla riforma Draghi-Cartabia e concretizzatosi nel 2024 con il governo Meloni-Nordio, rappresenta una prima sperimentazione volta, nelle intenzioni dell’Ordine, a “contribuire a un miglioramento concreto del sistema giudiziario”. Attraverso questo strumento, avvocati e praticanti potranno segnalare non solo eventuali disfunzioni o criticità riscontrate, ma anche evidenziare aspetti positivi e condotte virtuose all’interno degli uffici giudiziari.
Come funziona il sistema di segnalazione?
In linea con la recente riforma dell’ordinamento giudiziario, l’Ordine degli Avvocati di Milano sottolinea come sia ora possibile inoltrare segnalazioni, sia negative che positive, riguardanti i magistrati. Tali segnalazioni dovranno riferirsi a fatti specifici che possano incidere sulla loro professionalità, come comportamenti che denotino una mancanza di indipendenza nell’esercizio della funzione giurisdizionale o carenze nella preparazione giuridica.
Le segnalazioni pervenute saranno oggetto di un’attenta analisi da parte di una commissione consiliare. Qualora ritenute significative e fondate, verranno trasmesse ai vertici degli uffici competenti. L’Ordine si riserva inoltre la possibilità di utilizzare tali segnalazioni per esprimere pareri sulla professionalità dei magistrati in occasione di nomine e conferme di incarichi direttivi. La gestione di tutti i dati personali inseriti nella piattaforma avverrà nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di privacy, garantendo principi di correttezza, liceità e trasparenza.
Ombre e interrogativi sulla nuova procedura
Nonostante le premesse, la nuova procedura solleva alcune perplessità. Si paventa, ad esempio, il rischio che la piattaforma possa essere utilizzata dagli avvocati, forti del loro diritto di tribuna, per concentrare segnalazioni negative su specifici magistrati, con la possibilità che tali segnalazioni vengano poi recepite dall’Ordine. I pareri sulla professionalità dei magistrati, così espressi, potrebbero infine giungere al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), organo deputato alle decisioni definitive in materia. Un ulteriore motivo di riflessione riguarda il confine sottile tra la valutazione sull'”adeguatezza della preparazione giuridica” e il merito delle decisioni giudiziarie, già sottoposte al vaglio dei diversi gradi di giudizio.
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