“Milano è fuori controllo: corse clandestine a San Siro ignorate da anni. Basta promesse, servono fatti.
Ogni giovedì notte, ormai da troppo tempo, il quartiere di San Siro è ostaggio di corse clandestine di moto che mettono in pericolo la sicurezza pubblica e la vita dei residenti. Un problema noto, denunciato, evidente, eppure ancora irrisolto.
Nonostante le dichiarazioni trionfalistiche dell’assessore Granelli, che in aula si vantava qualche settimana fa di aver fermato questo fenomeno insieme alle forze dell’ordine, la realtà è ben diversa. Le corse continuano indisturbate. Le ho personalmente segnalate con precisione: il 11 di aprile (per la sera prima) e ancora ieri alle 23:43 con una mail inviata al sindaco Sala e al Questore.
I raduni partono davanti al solito Chiringuito di San Siro e vengono organizzati con un tam tam sui social che tutti conoscono. Eppure, nonostante anni di segnalazioni, nulla è cambiato. È inaccettabile.
Milano non può rassegnarsi all’illegalità diffusa e alla narrazione di una sicurezza che esiste solo nei comunicati dell’amministrazione. Serve un’azione vera, concreta e organizzata. Ma soprattutto manca la volontà politica di agire. Quello che manca è solo questo: la volontà.”
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E le corse anche con il mongopattino dove le mettiamo?
Il comune non vuole gestire le criticità perché non è in grado di farlo. I mezzi ci sono, ma il comune è semplicemente incapace.
Chiamiamo le cose col loro nome.
Non sono corse clandestine, mi sa che vi siete visti un po’ troppi film in stile fast&furious.
Certo, ci sono molti personaggi un po’ su di giri con talvolta mezzi più o meno a norma, ma di corse/gare clandestine non ne ho mai vista una. Qualcuno sì supera i limiti di velocità, ma tra questo (che comunque resta ovviamente un comportamento sbagliato) e il definirle corse, che fa pensare a una cosa organizzata con inizio-traguardo, vincitore -perdente e potenzialmente anche giro di scommesse ci passa molto.