Diario della settimana post Pasqua 2025, da lunedì a sabato:
- Lunedi 21 aprile: è il giorno dell’Angelo che annuncia alle pie donne la resurrezione di Gesù, ma è anche il giorno in cui i media annunciano al mondo la morte di Papa Bergoglio. Una notizia che irrompe come un fulmine a ciel sereno, ma non del tutto inaspettata. Nell’ ultima passeggiata, quella del giorno prima, Papa Francesco aveva scelto di vivere la festa della Santa Pasqua insieme alla sua gente. Negli occhi si leggeva già l’avvicinarsi degli ultimi istanti del suo viaggio terreno, insieme al compiersi del suo ultimo desiderio … lasciare questo mondo in piena libertà umana e spirituale.
- Martedì 22 aprile: concluso il Cdm, Nello Musumeci comunica la decisione del Governo di 5 giorni di lutto nazionale, specificando che tutte le cerimonie per la Festa della Liberazione sono consentite, tenendo conto del contesto e, quindi, in sobrietà, e immediatamente scatta la contestazione dell’Opposizione. Bianca Berlinguer nella sua trasmissione serale, “E’ Ancora Carta Bianca”, si presenta agguerrita con alla destra Farinetti e alla sinistra Veltroni, che coglie l’occasione per presentare il suo ultimo libro, “Iris, la libertà”, il romanzo sulla leggendaria partigiana Iris Versari. Entrambi ricordano il primo atto di Bergoglio, appena eletto, una corona di fiori depositata nel mare di fronte a Lampedusa per ricordare i morti affogati, secondo loro, per colpa del populismo. Rammento che i morti in mare sono causati soprattutto da chi li trasporta in condizioni proibitive, incassando fior di quattrini. Rammento, inoltre, che l’accoglienza progressista si limita a far arrivare in Italia più immigrati possibili, a lucrarci sopra, e ad abbandonarli poi al loro destino di delinquere nelle strade per non morire di fame. Bergoglio, per sopperire, invitò ripetutamente le parrocchie e le comunità religiose ad accogliere i migranti in modo caldo e decoroso, ma su migliaia di richieste le risposte favorevoli alla fine furono pochissime, 2 o 3. Quindi se questa immigrazione appare una “schifezza”, non è difficile trarre le conclusioni sul “perché”, ancor più dopo aver letto quanto ho appena rammentato. Poi, da entrambi parte la” prima” (a cui ne seguiranno un’infinità copia e incolla) dura critica alla richiesta di “sobrietà” consigliata dal Governo, come ad indicare un freno dato volutamente a una festa considerata propria, e che, aggiunta ai 5 giorni di lutto, appare una censura studiata a tavolino e imposta ad arte. Veltroni e Farinetti non desistono e incalzano ricordando che, se il 25 aprile gli italiani potranno dire in libertà “ tutto quello che vogliono” (ovvero, ciò che piace all’opposizione), sarà “solo” grazie alla Resistenza che nel 1945 li ha resi liberi. A me pare che “solo” sia un avverbio un po’ esagerato e che potrebbe bastare un semplice “anche”, perché la nostra libertà noi la dobbiamo, forse, un po’ di più alle “centinaia di migliaia di americani che sono morti e sepolti in Europa per liberarci dal nazifascismo”. Non ce la faccio ad ascoltare oltre e cambio canale! Questi, sono volutamente rimasti indietro di 80 anni e non si spostano né si sposteranno mai di un millimetro … e qui, mi fermo per “desiderio di sobrietà” dovuto a Papa Francesco, rimandando al mio prossimo racconto ogni ulteriore commento a riguardo.
- Mercoledì 23 aprile: il parlamento si scalda e, secondo un copione trito e ritrito, l’Opposizione si scaglia contro il Governo e il suo Presidente del Consiglio, accusandoli, “ipocritamente”, dell’ipocrisia più meschina. La Schlein, accomunandosi al pensiero di Dalema, considera Papa Francesco uno dei suoi, un progressista di sinistra a favore dell’accoglienza, contro la guerra, rispettoso delle diversità di genere, dei carcerati, ma … si dimentica del Papa a favore della famiglia tradizionale, contro l’aborto considerato un assassinio al pari del fine vita assistito, e, pur avendo affermato “se una persona è gay chi sono io per giudicare”, ha usato poi il termine “frociaggine”, per denunciare un pericolo dilagante ormai da tempo nella Chiesa. Cara Elly, il Santo Padre non era un progressista, ma un conservatore … dei dettami del Vangelo. Sempre e solo a favore di tutti i più deboli, senza alcuna distinzione, e nel rispetto dei valori più sacri. Rivolgendomi anche a Giuseppe Conte, confermo che Bergoglio era contro ogni guerra e a qualsiasi tipo di riarmo. Pregava per la fine di ogni conflitto, specialmente quello tra russi e ucraini, ma che poteva avvenire soltanto attraverso il dialogo, anche a costo di dover “alzare la bandiera bianca”, perché in ogni guerra realisticamente esistono sconfitti e vincitori e il compromesso è necessario per impedire ulteriori morti e devastazioni. Lascio anche qui a voi giudicare e giungere a delle logiche conclusioni, essendo la realtà sotto gli occhi di tutti: un’Opposizione così, capace solo di attaccare e criticare, non serve a nessuno, se non a sé stessa per provare a giustificare il perché di tanti fallimenti.
- Giovedì 24 aprile, la vigilia: a parte i soliti dischi rotti e gracchianti, tutto sommato è stata caratterizzata dell’attenzione posta sulla marea di fedeli che anche oggi hanno continuato a sfilare davanti alla bara di Papa Francesco per rendergli l’ultimo saluto. Fino a pomeriggio inoltrato è parsa “la quiete prima della tempesta” e verso sera è giunta notizia che a Torino tre cortei si dirigevano verso piazza Castello, appesantendo l’atmosfera di tensione per possibili scontri con la polizia. Accendo la tv e mi sintonizzo su Dritto e Rovescio. Paolo Del Debbio sta intervistando Stefano Bonaccini, il quale parla ancora dell’alluvione della sua regione, lamentandosi che i romagnoli, ai quali è dovuta tutta la solidarietà e rispetto, non hanno ancora ricevuto un euro, quando giorni fa è venuta fuori la notizia, se non ricordo male, che la maggior parte dei soldi arrivati “non” sono stati spesi, se non, addirittura, destinati ad altri usi. Poi, sollecitato sul tema “sobrietà”, anche Bonaccini replica la tesi di Veltroni e Farinetti … minestra riscaldata. Mentre attendo notizie su Torino vedo sfilare sullo schermo Pier Francesco Maiorino, che finalmente in qualche modo conferma che la Festa della Liberazione appartiene alla sinistra per eredità spettante ma, anche se i due non stanno zitti, replicano con fermezza Maurizio Del Pietro e Massimiliano Romeo della Lega, quest’ultimo, però, alla fine conclude con un conciliante “Bergoglio è il Papa di tutti” … Ho le orecchie in fiamme, e solo un’ intervista al pacato Feltri riesce a recarmi un po’ refrigerante sollievo ai padiglioni auricolari. Attendo l’ultimo collegamento da Torino che mi tranquillizza in quanto pare che la tensione, a parte qualche scaramuccia fra alcuni manifestanti e poliziotti, sia definitivamente scemata … vado a dormire.
- Venerdì 25 aprile, Festa della Liberazione: le manifestazioni, a parte qualche solito cretino, attaccabrighe e maleducato, si sono svolte nella sobrietà auspicata e dovuta in rispetto al Papa che ci ha appena lasciato. Serenamente alle 20 e 29, o qualche minuto dopo, mi collego sul programma di Paolo Del Debbio, 4 di Sera, e … sfortunatamente, mi ritrovo davanti al faccione di Bersani ed alla sua intervista rivendicatrice e divisiva, per cui, tiro definitivamente le mie conclusioni: il 25 aprile è sempre stata l’occasione per la sinistra di marcare il territorio e colpire la destra per suo passato, anche se ormai “molto” remoto. L’aver chiesto “sobrietà” ha colto di sprovvista e offeso perché ha tolto la possibilità dello scontro fisico nelle piazze, per cui è stato cercato in Parlamento e nei media, ma è stata sconfitta dal suo stesso popolo, ormai sempre più esiguo, che ha scelto di sfilare “sobriamente”, ricordando con gratitudine tutti coloro che ottant’anni fa contribuirono, con il loro impegno e sacrificio, a liberare l’Italia dal nazifascismo. Ora potrò sperare di dormire serenamente questa notte, ringraziando il Signore di averci mandato un Papa che nei suoi 12 anni di pontificato, al contrario della maggior parte degli uomini di potere, è stato sempre coerente nel suo pensiero in rispetto del Vangelo, smascherando chiunque nella Chiesa avesse scordato il suo vero compito, non lusso ostentato e sostegno a parole, ma povertà accettata e sostegno con i fatti. C’è chi lo ha combattuto all’interno, chi lo ha criticato all’esterno e chi ha provato ad arruolarlo politicamente, ma Lui ne è uscito indiscusso e amato vincitore, dimostrato dai fedeli radunatisi in San Pietro a centinaia di migliaia per l’ultimo saluto.
Termino il mio racconto lasciandovi con l’immagine di un Papa sorridente, che ci offre ancora una volta la sua umanità e vicinanza in terra … come, così, sarà in cielo.
… riposa in pace Papa Francesco …
Capitan U 1947
(alias Umberto Napolitano)

Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
Giornata di solo Preghiere!!
Buon w e CapianU
R.I.P.PapaFranceso, e che il prossimo Papa continui il Tuo operato.
Caro Umberto
Giornata triste…
La morte di un essere umano dispiace sempre a prescindere….ma in questo triste momento vedo un immensa ipocrisia da parte di parecchie persone, specialmente da parte della politica mondiale, che anche se in disaccordo con le idee li Francesco, sono al suo capezzale solo per obbligo o per visibilità nei confronti dei propri elettorati
Sono cattolico, non praticante, ma penso che Francesco non sia stato un vero e giusto Papa…
Il mio Papa, oltre che Giovanni Paolo II, adoravo Benedetto XVI , dal mio punto di vista un grande Papa fatto fuori dai poteri mondiali perché non in linea con le idee del nuovo ordine mondiale
Hanno messo al comando della chiesa cattolica un parroco di quartiere, un padre umile, poco politico che non ha inciso sui cambiamenti che la chiesa chiedeva
Un Papa progressista, poco conservatore e incline a questioni che la chiesa ha sempre osteggiato
Vediamo cosa succederà….
R.I.P. Francesco
Purtroppo la morte del Papa addolora tutti.
La classe politica, sia da una parte che dall’altra trovano sempre modo di punzecchiarsi tra loro e ogni pretesto per attaccarsi anziché essere per qualche giorno uniti.
La penso come te, quando fai presente che non si evolvono. Tutto ciò lo trovo di una tristezza infinita.
Purtroppo a chiacchiere sono sempre veloci, a fatti mai, si perdono in elocubrazioni infinite a discapito del popolo, noi!
Ciao Capitan U, quante cose apprendo dai tuoi scritti a me sconosciute … sicuramente per mancanza di approfondimento … La notizia che ha smosso il mondo intero mi ha colto di sorpresa, non l’aspettavo così imminente…veramente, visto quello che stava ancora dando il NOSTRO … MIO ADORATO PAPA … avevo confidato in una ripresa. Restera’ per sempre unico! Amen 🙏🏻
Papà Francesco è stato un grande personaggio …unico…immenso… resterà nella storia per la sua semplicità. . umiltà..e correttezza… Molto vicino ai più bisognosi…spero che il prossimo Papa segua il suo esempio con impegno e concretezza….il governo Italiano ha giustamente proclamato il lutto nazionale nel rispetto del Pontefice e del vescovo di Roma e come sempre i soliti imbecilli hanno preso spunto per polemizzare….R.I.P. Papa Francesco
Giornata di riflessione e preghiera, auspicando in un Papa che prosegue in meglio avendo ben presente i bisogni del mondo 🙏
♥️♥️♥️
Buona domenica Umbi
La morte del papa Francesco ci ha addolorato tutti, o quasi, almeno quelli con un po’ di materia grigia nella testa, dico questo perché sui social ho letto delle cose che fanno venire il volta stomaco, che questo Papa è stato il peggiore della storia, che si era impossessato della chiesa, tutte cose ridicole, tanti addirittura avevano messo in giro che lui era già morto, durante il suo ricovero, che era stato preso un’altro come contra figura! Tutti scemi che da piccoli sono caduti dalla culla, picchiando la testa, e non sono mai guariti, uno può anche non essere credente, ma almeno un po’ di rispetto per un morto, il Papa,non faceva altro che predicare contro le guerre, che alla fine portano solo morti, che non ci sono vincitori, alla fine tutti avranno perso, pagando carissimo con il prezzo più alto… Morti, innocenti che sono stati mandati a combattere per il solo capriccio di uno fuori di testa, che ha giocato con la vita degli altri come una partita di scacchi… Poi riguardando la festa del 25 Aprile, dovrebbe essere la festa della liberazione, la festa che appartiene a tutti gli Italiani, non solo della sinistra che, si vogliono impadronire, non se ne può più a vedere questi sciagurati dicendo che devono scendere in piazza per lottare! Lottare contro chi? Contro il governo? Non se ne può più vedere bandiere pro Palestina pro Israele, pro Russia, pro Ucraina, ma signori la festa è Dell’Italia e grazie agli alleati, Americani, è Inglesi siamo riusciti a sconfiggere il Nazi Fascismo, il 25 Aprile dovrebbere sventolare solo bandiere Tricolore bandiere esclusivamente Italiane, non quelle delle altre nazioni, e quelle dei sindacati…
Bastaaaa ogni anno è la solita storia. Pensavo e speravo che almeno questa volta, che ci ha lasciato il Santo Padre, ci sarebbe stato un po’ di rispetto, per lui che tutta la sua vita ha sempre predicato pace. Pace tra i popoli.
Riposa in pace Papa Francesco
Ci mancherà tanto.