MAIN, H 11 – TEATRO VITTORIA (PRODUZIONE ORIGINALE TJF) EIC EDEN INVERTED COLLECTIVE DI ZOE PIA
Zoe Pia, clarinetto, launeddas, live electronics
Mattia Pia, Nicola Ciccarelli, Paolo Nocentini,
Carlo Alberto Chittolina, percussioni
La musicista sarda Zoe Pia si presenta al timone di un collettivo di giovani percussionisti (tutti under 35) provenienti dal mondo della classica. Il gruppo nasce dall’esigenza di indagare il rapporto tra uomo e natura immaginando un prossimo futuro con nuovi mondi; di far dialogare impulsi antichi e tendenze d’avanguardia, di ricercare un equilibrio inatteso in grado di stimolare l’immaginazione.
Il progetto Atlantidei ha origine durante un viaggio ai confini della Sardegna e dalla circumnavigazione dei faraglioni nella zona sud-occidentale dell’isola. Diversi studiosi oggi ritengono che la Sardegna — fra le terre emerse più antiche d’Europa — sia la mitica Atlantide: ulteriore ispirazione per proporre paesaggi sonori immaginifici.
SPECIAL, H 12 – MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO SWING DELLA LIBERAZIONE
In collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
CFM Singing Student – Allieve dei corsi di Canto Jazz di
Eleonora D’Ettole, Silvia Pellegrino e Sonia Schiavone Silvia Cucchi, Guido Canavese, pianoforte
CFM Ellington Band – Allievi di tutte le età presentano il percorso base di un’orchestra jazz, guidati dal loro maestro Claudio Chiara direzione e alto sax
Un doppio tributo in jazz agli 80 anni della Liberazione.
In collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
INGRESSO CON BIGLIETTO DEL MUSEO fino a esaurimento posti
TALKS, H 15 – GALLERIE D’ITALIA – TORINO
LA FAVOLOSA STORIA DI PANNONICA LA MECENATE DEL JAZZ
In collaborazione con EXPOSED Torino Foto Festival e con Salone OFF – Salone Internazionale del libro Torino
La storia di un amore, quello della baronessa Pannonica de Koenigswarter (nata Rothschild) per il jazz. Lei fu agente, musa, amante. Più di 300 musicisti frequentarono la sua casa. Il jazz le dedicò ispiratissime pagine, lei centinaia di selvagge polaroid. Una passione documentata dal libro I musicisti di jazz e i loro tre desideri (EDT 2024) che raccontiamo con musiche, immagini e parole. Luca Bragalini, musicologo, è docente di Storia del jazz al Conservatorio Verdi di Milano. Da alcuni anni si occupa del rapporto tra musica e fotografia. È un apprezzato divulgatore musicale.
In collaborazione con EXPOSED Torino Foto Festival
e con Salone OFF – Salone Internazionale del libro Torino
Si ringrazia Intesa San Paolo
MAIN, H 17 – CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI (ESCLUSIVA TJF – GRANDI PIANISTI) VIJAY IYER “PIANO SOLO”
Vijay Iyer, pianoforte
Il compositore e pianista newyorkese rappresenta una delle maggiori novità artistiche prodotte dal jazz degli anni Duemila. Dopo aver raccolto premi e onorificenze negli Stati Uniti (quattro volte artista dell’anno per la rivista Down Beat), si sta imponendo in tutto il mondo per la sua forza innovativa e per la carica emotiva dei suoi lavori. Avendo iniziato a incidere alla metà degli anni Novanta, vanta oltre 25 album all’attivo, con formazioni diverse che rispecchiano il suo talento multiforme. Il suo linguaggio ha solide radici nelle tradizioni ritmiche dell’Asia Meridionale e dell’Africa Occidentale, come nella musica creativa americana degli anni Sessanta, nella tradizione di pianisti-compositori come Duke Ellington, Thelonious Monk, Alice Coltrane e Geri Allen nonché del pop contemporaneo (Michael Jackson). Come compositore passa dalle commissioni per ensemble di musica classica come il Brentano Quartet a quelle per big band (Arturo O’Farrill, su tutti) fino alla musica scritta per le varie formazioni che dirige, segnatamente il trio. Il concerto per piano in solitudine ci permette di ascoltare le creazioni di Iyer nella loro dimensione più intima. POSTO UNICO NUMERATO € 12 | PASS GRANDI PIANISTI
CINEMA, H 20:30 – CINEMA MASSIMO
ENRICO RAVA. NOTE NECESSARIE
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Monica Affatato (Italia 2016, 97’, col.)
Un viaggio nella carriera del grande trombettista italiano e una fuga vertiginosa nella storia del jazz: dai grandi che hanno segnato la sua musica, come Miles Davis, Louis Armstrong, Bix Beiderbecke, alla sperimentazione degli anni Sessanta e Settanta di cui Rava è stato protagonista indiscusso. Il film armonizza in un racconto sincopato e corale testimonianze di musicisti e amici che hanno conosciuto Rava negli anni, affiancandolo in mille progetti in giro per il mondo. Il film è introdotto da Monica Affatato.
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema
CL(H)UB, H 21 – EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA ANOKHI + FEAT. FRANCESCO BIGONI “INVERSI”
Giorgio Pacorig, pianoforte
Francesco Bigoni, sax tenore, clarinetto
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Cristiano Calcagnile, batteria, composizioni
La musica di ANOKHI attinge dal jazz, dall’improvvisazione radicale, dalla musica colta occidentale e da una ricerca intrinseca nel tratto calligrafico. L’elasticità nella gestione delle parti garantisce un ampio margine all’improvvisazione, conferendo al gruppo una peculiare dinamicità espressiva.
INGRESSO GRATUITO con prenotazione obbligatoria
MAIN, H 22 – HIROSHIMA MON AMOUR (PRODUZIONE ORIGINALE TJF)
JAN BANG SEXTET “ALIGHTING”
In collaborazione con Jazz is Dead!
Jan Bang, voce, live sampling
Eivind Aarset, chitarra, elettronica
Mats Eilertsen, contrabbasso
Santi Careta, chitarra elettrica e acustica
Sanem Kalfa, voce, violoncello
Michele Rabbia, batteria
Jan Bang, uno dei producer più amati al mondo e un fantastico creatore di suoni, spiega l’origine di questo concerto: «Quando il direttore artistico del festival Stefano Zenni mi ha offerto l’opportunità di comporre la musica per questo progetto speciale, il mio primo pensiero è stato quello di assemblare dei musicisti che potessero non solo interpretare il materiale dato, ma espanderlo per creare nuove opportunità». Da questo presupposto deriva la variegata composizione del gruppo: da Amsterdam proviene la cantante e violoncellista di origine turca Sanem Kalfa, dalla Catalogna il chitarrista Santi Careta, mentre sono norvegesi Mats Eilertsen e una vecchia conoscenza del TJF, Eivind Aarset; completa il gruppo il percussionista di origini torinesi Michele Rabbia. Le liriche di “Alighting” sono state scritte da Tim Elsenburg (del gruppo britannico Sweet Billy Pilgrim), su una suggestione iniziale, quella dell’arrivare in un luogo, del “posarsi”, in maniera non dissimile da come farebbe un uccello che vola sui rami di un vecchio albero.
In collaborazione con Jazz is Dead!
Concerto inserito nell’ambito delle azioni del percorso di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. #versoTorino2033
BIGLIETTERIA TJF – Da martedì 11 marzo
Urban Lab piazza Palazzo di Città 8/F
Tel. +39.011.01124777 – tjftickets@comune.torino.it
Martedì-sabato 10.30-18, aperta tutti i giorni da martedì 22 a mercoledì 30 aprile.
Per i nati dal 2011 biglietti per tutti i concerti a 1 euro.
Per le modalità di acquisto dei biglietti per persone con disabilità fisica tel 011.01124777 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.
ACQUISTI ONLINE
www.torinojazzfestival.it; www.vivaticket.it
Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1.
Al momento dell’acquisto del biglietto su Vivaticket è inoltre possibile aggiungere 1 € da donare alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo.
ACQUISTI PRESSO LE SEDI DEI CONCERTI
Se ancora disponibili, i biglietti saranno posti in vendita presso le sedi dei concerti 45 minuti prima dell’inizio.
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