“L’università affonda: Bernini taglia le scialuppe”. Poco prima dell’inaugurazione dell’anno Accademico 2024/2025 dell’Università Statale una ventina di ricercatori precari e studenti si è affacciata dalla balconata all’ingresso dell’aula Magna di via Festa del Perdono e, esponendo uno striscione, ha protestato contro i tagli alla ricerca e la precarizzazione che porterebbe il Ddl Bernini, in discussione al Senato.
La protesta con un altro striscione è stata portata anche sotto i portici dell’ateneo da una cinquantina di studenti del gruppo Assemblea Precaria Universitaria Milano e di Cambiare rotta. “Noi pensiamo ci sia poco da celebrare. – hanno detto i manifestanti – Da anni assistiamo alla precarizzazione sistematica del lavoro accademico. Solo alla Statale il personale di ricerca non di ruolo rappresenta il 54 per cento, 4562 persone che non sanno bene cosa accadrà nel loro futuro. Il Ddl in discussione al Senato ammetterà questa precarizzazione, peggiora la situazione in cui il precariato è già realtà. Tra le misure che incrementano la precarietà c’è anche la riforma dei 60 CFU e quella del pre-ruolo, passando per i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, fino al nuovo pacchetto di tagli e riforme proposto dal ministro Bernini, stiamo assistendo al progressivo smantellamento dell’università pubblica e del diritto allo studio. A questo si aggiungono l’aumento dell’abbandono universitario, il peggioramento della salute mentale degli studenti, il generale clima di instabilità e precarietà, la repressione che colpisce gli studenti e che arriva direttamente dalle governance, gli accordi che la nostra università continua a stringere con Israele e l’industria bellica”.
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