“Abbiamo presentato un masterplan a giugno 2019 con meno incidenza di realizzazione di impianti sportivi nella storia delle Olimpiadi di tutti i tempi, con l’utilizzo del 90% di impianti esistenti. L’opera nuova è Santa Giulia, con un impianto molto aspettato e la nuova sliding centre di Milano-Cortina dove le cose vanno molto bene. E’ chiaro che c’è da correre perché sappiamo bene quello che è successo, però credo, come è successo a Torino 2006 e a Roma nel 1960, l’eredità che lasciano i grandi eventi sportivi è un’eredità di cui beneficia tutta la comunità”, così Giovanni Malagò presidente del Coni, in Regione, a margine della cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione agli atleti lombardi che hanno gareggiato alle Olimpiadi di Parigi 2024, in riferimento al cronoprogramma per la realizzazione delle opere per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
Attilio Fontana è ottimista. Con i lavori per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 “stiamo andando bene, si sono sciolti quei nodi che ad un certo punto sembravano un po’ aggrovigliarsi, invece le cose stanno andando bene e se non succedono disastri planetari le cose vanno come dovrebbero andare. Arriveremo tempestivi con tutti i lavori necessari per lo svolgimento di una grande olimpiade”.
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