“Frocio di merda, spero che ti ammazzi” Samuele Vegna vittima di un’altra aggressione omofoba

Milano

Un’altra aggressione omofoba ha colpito il povero Samuele Vegna, 27enne di Milano, originario però della splendida Liguria. Il ragazzo era già stato al centro dell’attenzione qualche anno fa, quando subì un’altra aggressione, sempre nel segno dell’omofobia. Questa volta, gli atti omofobi si sono consumati proprio nella sua Liguria. Albisola Superiore, per la precisione. Il ragazzo era in vacanza in un campeggio quando, per un parcheggio sbagliato di pochi centimetri, è stato avvicinato da un signore, intenzionato (e impossibilitato) a passare con il furgone. Alterato, il signore ha cominciato a suonare il clacson apostrofando Vegna come “rompicoglioni”. Molta gente, attratta dalle urla, è accorsa per verificare che cosa stesse succedendo. La titolare, arrivata anche lei sul posto, invece di riportare la calma e stemperare gli animi, ha cominciato a insultare il povero Vegna, vittima ormai di un pubblico ludibrio. La situazione è diventata critica quando il signore, titolare dell’autobus, ha provato a strozzare Vegna insieme ad un altro uomo accorso successivamente, riuscendo a rompere gli specchietti dell’auto di Vegna. Nel frattempo, iniziava anche l’aggressione verbale. “Frocio di merda!” hanno urlato i due signori a Samuele. Così Vegna ha deciso di chiamare la polizia, rintanandosi nel suo bungalow per tenersi al sicuro. La polizia ha poi invitato Vegna a denunciare gli aggressori che, filmati dallo stesso Vegna, stavano poi organizzando una falsa testimonianza in cui Samuele sarebbe risultato come l’aggressore. “Speriamo che si ammazzi” hanno detto poi gli aggressori nel video fatto da Vegna.

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