Milano Arte Musica | 29 agosto – Il Canto di Orfeo e Les Musiciens du Prince-Monaco

Cultura e spettacolo

Giovedì 29 agosto, ore 20.30

Basilica di Santa Maria della Passione Via Conservatorio 16

Giacomo Carissimi: Jephte

Ensemble vocale Il Canto di Orfeo – Les Musiciens du Prince – Monaco

Gianluca Capuano, direzione

Giovedì 29 agosto, ore 20.30, Milano Arte Musica chiude la sua XVIII edizione con un evento straordinario: Giacomo Carissimi. Jephte. Per celebrare il 350 dalla morte del padre dell’Oratorio, il festival chiama l’Ensemble vocale Il Canto di Orfeo e Les Musiciens du Prince – Monaco, diretti da Gianluca Capuano, che daranno vita a un concerto monumentale in cui le maestose sonorità vocali e strumentali risuoneranno nello straordinario spazio acustico della Basilica di Santa Maria della Passione.

Il concerto sarà preceduto da un incontro curato da Capuano che, affiancato dal alcuni musicisti e professionisti degli Ensemble, dialogherà con il pubblico per una completa immersione nell’opera e nella figura di Giacomo Carissimi. L’incontro si terrà presso la Sala Capitolare del Bergognone e per partecipare sarà necessario prenotare il proprio posto tramite piattaforma Eventbrite (ingresso gratuito).

L’ultimo appuntamento di Milano Arte Musica celebra la ricorrenza del trecentocinquantesimo anniversario della morte di Giacomo Carissimi con un programma che accosta una tra le sue composizioni più note, l’oratorio Jephte, ad altre d’ascolto meno frequente. In effetti, la fama di Carissimi – come la sua presenza in sede concertistica e discografica – appare legata in modo quasi esclusivo all’apporto (fondamentale!) prestato dal compositore romano al genere dell’oratorio, ch’egli contribuisce a definire; eppure il suo catalogo abbonda di lavori di fattura squisita.

Nato a Marino, presso Roma, nell’aprile del 1605, Giacomo Carissimi svolse gli studi e le prime esperienze professionali tra la città natale, Tivoli, e Assisi. Nel 1629 fece ritorno a Roma, della cui vita musicale sarebbe divenuto un protagonista assoluto. Ammirato e ricercato, non volle mai lasciare la sede petrina, dove fu colto da morte improvvisa il 12 gennaio 1674. Accanto naturalmente all’oratorio, tra i generi coltivati con maggior assiduità da Carissimi spicca quello della cantata, sacra e profana. In quest’ultimo àmbito rientra Sciolto havean dall’alte sponde del 1653, nota anche sotto il titolo di I naviganti, incentrata sulla vivida rappresentazione delle peripezie di una coppia di amanti in balìa d’un mare in tempesta, tra i cui flutti alla fine soccomberanno miseramente: un’allegoria degli sconvolgimenti provocati dal sentimento amoroso, della forza distruttiva delle passioni. La realizzazione musicale, caratterizzata da una tensione drammatica che non sfigurerebbe su di un palcoscenico teatrale, affida le parti degli innamorati a due soprani e a una terza voce, di basso, la funzione di narratore; prevede inoltre un sostegno strumentale, realizzato per mezzo del basso continuo.

La composizione dell’Historia di Jephte si situa nel contesto delle esecuzioni musicali ospitate nel periodo quaresimale presso l’Oratorio dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, ed è databile intorno al 1650. Il testo è ricavato dalla libera rielaborazione di diverse parti dell’Antico Testamento – il libro dei Giudici, da cui deriva l’episodio principale, vari frammenti ricavati da Giuditta – arricchiti dall’aggiunta di elementi di libera invenzione, d’autore ignoto. Al centro della vicenda è la figura tragica del condottiero israelita Iefte che, durante una battaglia contro gli Ammoniti, per propiziarsi la vittoria fa voto di immolare in sacrificio la prima persona incontrata al termine del combattimento. Sconfitti i nemici, a farglisi incontro è però la sua unica figlia; questa, appresa la crudele sorte che l’aspetta, non esita a offrire spontaneamente la propria vita per garantire la salvezza del suo popolo. La figlia di Iefte è presentata come figura Christi, e il suo sacrificio rimanda a quello della Croce: appare significativo che l’oratorio si chiuda senza scioglimento, su di un lamento struggente del coro.

Il linguaggio, le forme e le strutture sono quelle operistiche: l’oratorio è articolato in recitativi, numeri chiusi solistici o a più parti – non dissimili da arie e concertati –, episodi corali.

 

INFORMAZIONI

Associazione Culturale La Cappella Musicale

via Vincenzo Bellini 2 – tel 02.76317176 | 3477248915  – e-mail mail@lacappellamusicale.com  

sito www.milanoartemusica.com 

Biglietto sospeso: regala un biglietto! Sarà destinato agli utenti dei servizi sociali del Comune di Milano

Conferenza “Giacomo Carissimi 1674 – 2024” – Incontro con Gianluca Capuano”

Sala Capitolare del Bergognone, ore 18.00

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite.

Punti vendita:

sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto

online (con diritto di prevendita): Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

presso Associazione Culturale La Cappella Musicale (via Vincenzo Bellini, 2)

Basilica di Santa Maria della Passione

Via Conservatorio 16

MM San Babila, tram 9, 19, bus 54, 61, 94

PROGRAMMA

Giacomo Carissimi Missa “Sciolto havean dall’alte sponde”

(1605 – 1674) per 5 voci, 2 violini e b.c.

Kyrie

Sinfonia I

Christe

Sinfonia II

Kyrie II

Gloria

Credo

Offertorio: Mottetto “Exurge cor meum” (per soprano, 2 violini e b.c.)

Sanctus

Communio: Mottetto: “Ardens est cor nostrum” (per 5 voci e b.c.)

Agnus

Ite missa est: Mottetto: O dulcissimum Mariae nomen (per 2 soprani e b.c.)

Cantata “Sciolto havean dall’alte sponde”

per 2 soprani, basso e b.c.

Oratorio “Jephte”

per 6 voci, 2 violini e b.c.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.