Solidarietà a Confcommercio e ai cittadini: Milano deve ripensare le sue scelte per l’Area C

Milano

di Carmelo Ferraro

Esprimiamo piena solidarietà a Confcommercio e al segretario generale Marco Barbieri, ai commercianti ma in realtà ai cittadini di fronte all’annuncio dell’introduzione dell’Area C anche nel weekend. Questa decisione, come ben sottolineato da Confcommercio, rischia di penalizzare non solo le imprese e i commercianti di prossimità, ma anche i cittadini e il turismo, che rappresentano una linfa vitale per l’economia milanese.

Siamo passati inesorabilmente dall’area C, all’area B, alle piste ciclabili in ogni dove, al limite dei 30 km e adesso all’estensione incomprensibile e immotivata dell’area C anche nel week end.

Milano, ancora una volta, sembra muoversi da sola, senza tenere conto delle esigenze della città metropolitana e, soprattutto, dell’hinterland, che nel weekend rimane mal collegato e, quindi, ulteriormente penalizzato da queste misure. L’accessibilità alla città diventa sempre più complicata, scoraggiando non solo chi vorrebbe trascorrere una giornata di svago in città, ma anche chi, per lavoro o altre necessità, si trova costretto a farlo.

La mancanza di nuove tecnologie per migliorare la viabilità e facilitare il parcheggio aggrava ulteriormente la situazione. In molte città estere, si stanno implementando soluzioni innovative che non solo migliorano la qualità della vita urbana, ma riducono anche le code e, di conseguenza, l’inquinamento. A Milano, invece, continuiamo a puntare su misure restrittive senza introdurre quelle soluzioni moderne e sostenibili che potrebbero realmente fare la differenza.

Il turismo, specialmente quello di prossimità, insieme agli eventi e alle iniziative culturali, è un fattore trainante per la nostra economia. Penalizzare questi flussi nei fine settimana significa non solo danneggiare i commercianti, ma anche compromettere l’attrattività della città stessa. Milano non può e non deve affrontare queste sfide da sola; è necessario un approccio integrato che coinvolga l’intera area metropolitana, con soluzioni che favoriscano l’accessibilità senza compromettere il tessuto economico e sociale.

Restiamo convinti che sia indispensabile un ripensamento di queste politiche, che mettano al centro un’idea di città aperta, inclusiva e tecnologicamente avanzata, in grado di affrontare le sfide del presente senza sacrificare il futuro.

Carmelo Ferraro
Presidente Piattaforma Milano

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