Il 31 luglio LA MILANESIANA: Piccolo Teatro Grassi “La timidezza e la pace”

Cultura e spettacolo

Il 31 luglio LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, ospita al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano (Via Rovello, 2), l’appuntamento “La timidezza e la pace” con Adania Shibli, Vincenzo Latronico, Antonio Ballista, Bruno Canino.  

Letture e dialogo Adania Shibli e Vincenzo Latronico In concerto Antonio Ballista e Bruno Canino  Inizio ore 21.00

Ingresso gratuito su prenotazione al seguente link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-adania-shibli-vincenzo-latronico-antonio-ballista-bruno-canino-925251049797?aff=ebdsoporgprofile.

 Adania Shibli

È nata nel 1974 in Palestina. È autrice di romanzi, racconti, lavori teatrali, saggi. Nel 2001 e 2003 le è stato conferito il premio Qattan Young Writer’s Award-Palestine. Il suo romanzo Masās (Dār al-Ādāb, 2002) è stato tradotto in italiano con il titolo di Sensi (2007), seguito dalla raccolta di racconti brevi Pallidi segni di quiete (2014). Il suo ultimo romanzo tradotto, Tafsīl thānawī (2017), è Dettaglio minore (2020), selezionato nella shortlist del National Book Award 2020. Adania Shibli è anche impegnata nella ricerca accademica e nell’insegnamento, ha completato il suo dottorato di ricerca presso l’Università di East London in Studi sui Media e sulla Cultura, e ha svolto un fellowship post dottorale presso l’EUME presso l’Istituto di Studi Avanzati di Berlino. Shibli ha insegnato presso diverse istituzioni, tra cui l’Università di Nottingham e l’Università di Birzeit, e attualmente divide il suo tempo tra Berlino e Gerusalemme.  

Vincenzo Latronico

Nato a Roma nel 1984 ha pubblicato quattro romanzi con Bompiani; l’ultimo, Le perfezioni (2022), è in corso di traduzione in venti paesi ed è stato selezionato nella dozzina del Premio Strega. Il suo ultimo libro è il memoir La chiave di Berlino, uscito per Einaudi nel 2023. Collabora con “Il Post” e “La Stampa”.  

Antonio Ballista

Pianista e direttore d’orchestra, fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse. Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, i suoi programmi talvolta escono dall’ambito rituale del concerto, accostando al repertorio classico ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta. Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Philadelfia e Cleveland e la New York Philarmonic ed ha collaborato con ensemble come i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, i Solisti dei Berliner Philharmoniker e dell’Accademia Teatro alla Scala. È stato invitato ai festival di Parigi, Edimburgo, Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino. Hanno scritto per lui Berberian, Berio, Boccadoro, Bussotti, Canino, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Giuliano, Gorli, Luca e Daniele Lombardi, Lucchetti, Morricone, Mosca, Panni, Picco, Sciarrino, Sollima, Toni e Ugoletti. Ha effettuato tournées con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti monografici. È fondatore e direttore dell’ensemble Novecento e Oltre, formazione stabile che ha esordito nel 1995 e il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze. La sua collaborazione con il soprano Lorna Windsor comprende programmi che sfidano i confini tra concerto e spettacolo teatrale. Ha inciso per La Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo. Ha insegnato nei Conservatori di Parma e Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Antonio Ballista è noto anche per la sua attività di artista grafico. Sue opere sono presenti nella collezione Pietro Bellasi e Caterina Papegeorgiu dell’Università di Volos (Tessaglia), e nella collezione permanente dell’Akademie der bildenden Kunste-Kuepferstichkabinet di Vienna.  

Bruno Canino

Nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia e Giappone. Suona in duo pianistico con Antonio Ballista e collabora con illustri strumentisti quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Itzahk Perlman. È stato direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia e si è dedicato molto alla musica contemporanea, lavorando con Boulez, Berio, Stockhausen, Ligeti, Maderna, Nono, Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Wolfgang Sawallisch, Luciano Berio, Pierre Boulez con orchestre quali la Filarmonica della Scala, l’Orchestra di Santa Cecilia, i Berliner Philharmoniker, la New York Philharmonia, l’Orchestre National de France. Numerose sono le sue registrazioni discografiche. Tiene regolarmente masterclass in Italia, Germania, Giappone. I suoi libri Vademecum del pianista da camera e Senza musica sono editi da Passigli.

Quest’anno La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, festeggia 25 anni con un’edizione straordinaria che dal 20 maggio attraversa l’Italia concludendosi il 9 agosto a St. Moritz in Svizzera, unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.  

Il tema del 2024 è LA TIMIDEZZA (e i suoi contrari), l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione. La Timidezza ama la pace, una chimera in un mondo dominato dalle Guerre. Il secondo argomento portante è il rapporto con la Natura, e in particolare con l’Acqua 

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